Giorgia Meloni sulla Boccia: "Idea opposta su come una donna guadagna un posto in società"
Il colpo di grazie a Maria Rosaria Boccia arriva da Giorgia Meloni in persona: "Non credo di dover battibeccare con questa persona. Ma lo dico per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda come l'ho guardata io. La mia idea su come una donna debba guadagnarsi uno spazio nella società è diametralmente opposta di quella che ha questa persona".
Durante il suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio, oltre al tema centrale dell'Ucraina, la premier non può non commentare la vicenda delle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, indotte proprio dalle accuse e dalle allusioni della imprenditrice di Pompei, subito dopo lo stop alla sua nomina a consigliera per l'organizzazione dei grandi eventi dello stesso ex ministro.
Intervistata dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, la Meloni ha replicato decisamente infastidita alle accuse della Boccia, "Non si può rivendicare la dignità di una donna, offesa nei sentimenti, a fasi alterne".
"Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare ancora una volta Gennaro Sangiuliano per il lavoro che ha fatto in questi due anni - ha tenuto a sottolineare il presidente del Consiglio -. Come sempre le cose che si costruiscono fanno molto meno rumore, fanno molta meno notizia, però credo che sia stato molto importante il lavoro che il ministro ha fatto". "Credo - ha aggiunto Meloni - che sia stato molto importante per esempio aver significativamente incrementato i visitatori e gli introiti delle tante realtà culturali che ha l'Italia, credo che sia stata una scelta molto intelligente mettere fine alla vergogna tutta italiana di musei e siti archeologici chiusi durante i giorni di festa, credo che sia stato bello e importante avviare grandi progetti che erano fermi da decenni, penso all'ex ospedale dei poveri di Napoli, penso che sia stato importante allargare le sedi degli Uffizi, penso che sia stato importante anche riformare le norme sui contributi al cinema, sulle quali avevamo visto molte cose che non funzionavano, quindi penso che Gennaro Sangiuliano abbia fatto un ottimo lavoro, penso che per questo vada ringraziato".
Meloni ha poi proseguito ricordando le parole del direttore della Stampa: "'Sono giorni che noi parliamo della vita privata di un ministro, però va da sé che quando parli per giorni della vita privata di un ministro la sua vita pubblica è finita'". Per Meloni, infatti, "si tratta di una vicenda di vita privata, perché a oggi il ministro Sangiuliano si è dimesso ma non ci sono illeciti in questa vicenda commessi dal ministro Sangiuliano". Inoltre, "c'è stata una forte campagna mediatica su una questione privata del ministro - fermo restando che chiaramente il ministro ha sbagliato - che ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico e io penso che sia un precedente al quale non intendo prestarmi, non credo ci si debba prestare, è la ragione per la quale inizialmente non ho accettato le dimissioni del ministro Sangiuliano". Sangiuliano, ha aggiunto il premier, "capiva, come capisco io e capivo io, che l'autorevolezza del governo, il ruolo del governo non poteva continuare a essere sottoposto a questa pressione mediatica. Dopodiché, se qualcuno pensa che situazioni come queste possano servire a indebolire il governo, temo che non accadrà".