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Roma, bagarre in Campidoglio: si scatena il consigliere leghista, sospeso due mesi

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È accaduto di tutto al Camidoglio. Durante l'Assemblea capitolina del presidente del municipio VI Nicola Franco, assessori e consiglieri di centrodestra capitanati da Maurizio Politi sono entrati in Aula Giulio Cesare. Tra loro c'era anche il consigliere leghista Emanuele Licopodio che, con modi piuttosto aggressivi, si è letteralmente buttato sotto lo scranno del presidente dell'Aula Svetlana Celli. Lo stesso consigliere è stato poi fermato dai vigili.

In seguito la presidente dell'Aula ha deciso di espellerlo per due mesi. Quindi, fino alla scadenza della sua "pena", non potrà entrare in Assemblea capitolina. Ma perché si è scagliato contro la Celli? Sembra che il presidente Franco avrebbe voluto prendere la parola per sensibilizzare i colleghi sulla carenza di personale nel suo municipio. Celli ha indetto una capigruppo al termine dei lavori per parlare di un eventuale Consiglio straordinario sul personale con tutti i municipi. Ma la proposta non è bastata a placare gli animi ed è scoppiata la bagarre.

 

 

"Oggi insieme al presidente Nicola Franco siamo stati in Campidoglio perché volevamo ribadire il concetto che il sesto municipio merita rispetto - ha spiegato Emanuele Licopodio in un video pubblicato sui suoi profili social -. Il Partito democratico per tutta risposta mi ha espulso dall'aula. Noi non ci arrendiamo fino a quando il sesto municipio non avrà le adeguate risorse di personale, noi ci siamo al fianco dei nostri cittadini".

 

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