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Maria Rosaria Boccia su Sangiuliano: "Dopo quella frase, ho deciso di registrarlo"

Roberto Tortora
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In tutto il marasma che si è creato per la vicenda Sangiuliano-Boccia, una domanda sorge spontanea. Se la pompeiana era in buona fede, perché ha registrato tutto? Ha fatto tutto di sua iniziativa? È stata manovrata da qualcuno? Il ministro è sotto ricatto, come da lei stessa ammesso? Ad alcune di queste domande ha risposto nell’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, come replica all’intervento del ministro della Cultura al TG1.

La Boccia dice: A me questa cosa fa sorridere. Perché tutto quello che io faccio semplicemente per divulgare la verità è un reato, mentre tutte le omissioni e le verità distorte che dicono lui e i suoi collaboratori non sono un reato”. Alcuni politici di centrodestra sostengono che lei sia stata manovrata da qualcuno per tendere una trappola al ministro: “Hanno molta fantasia”. Non si spiega, però, il perché delle registrazioni, la Boccia su questo punto afferma: “Perché il ministro mi ha detto una frase, a fine luglio, che mi ha colpito molto. Ha detto: ‘Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l'istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai’”. Quanto al filmato con gli occhiali in Parlamento: “In quel momento la nostra frequentazione non era assidua ma era una semplice conoscenza. Come si può vedere dai miei profili social, avevo appena comprato quegli occhiali e volevo provarli. È tutto legale. Perché quando si inizia una registrazione si accendono dei led ai lati”.

 

 

Una registrazione fatta, però, senza autorizzazione, che è obbligatoria: “E allora dobbiamo mandare sotto processo centinaia di italiani perché tutti quando vanno in Parlamento fanno foto e video con gli smartphone. Non ho mai utilizzato gli occhiali in presenza del ministro”. Nell’ultimo post sui social, la Boccia denuncia: "Mi chiamano ricattatrice ma i veri ricattatori stanno nei palazzi del potere". La domanda è chi? “Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro. Chi sono, lo dovrebbe sempre dire lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali. Il ministro, secondo me, è sotto ricatto”.

 

 

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