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Sangiuliano su Boccia al Tg1: "Avevamo una relazione, ma non sono ricattabile". Le scuse in lacrime a moglie e Meloni

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L'attesissima intervista di Gennaro Sangiuliano al Tg1 di oggi, mercoledì 4 agosto, regala altri enormi colpi di scena nell'ambito della vicenda che lo sta coinvolgendo, quella che vede come altra protagonista Maria Rosaria Boccia, la 41enne che ha sostenuto di essere stata nominata "Consigliere per i Grandi Eventi" salvo poi essere smentita dal ministro in persona.

In un'anticipazione dell'intervista all'inizio del tiggì, ecco che Sangiuliano ammette: "È una vicenda personale. Avevamo una relazione che attiene alla sfera affettiva. Ma non sono ricattabile: non ho mai speso soldi pubblici". Sangiuliano ammette la relazione con la Boccia ma conferma quanto sostenuto anche alla vigilia nell'incontro con Giorgia Meloni: per lei non è stato speso alcun soldo pubblico.  E ancora: "Io riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. Ho pagato io". Il ministro ha aggiunto che "i suoi viaggi li ho pagati da me con la mia carta di credito personale". Sangiuliano, per confermare quanto sostenuto, ha anche mostrato alcuni fogli relativi ai pagamenti finiti nel mirino.

Nell'intervista condotta dal direttore del Tg1, Gianmarco Chiocci, si affronta anche la questione politica. E Sangiuliano afferma: "Ho presentato le mie dimissioni alla premier, che le ha respinte". Il caso Boccia-Sangiuliano, iniziato il 26 agosto, ha assunto rilievo politico da quando le opposizioni chiedono le dimissioni del ministro della Cultura, il quale da par suo assicura di non aver usato neppure un euro pubblico. E ancora, Sangiuliano ha assicurato di non aver dato accesso ad alcun documento riservato alla Boccia. La 41enne, da par suo, giorno dopo giorno continua a pubblicare sui social foto e immagini di alcuni documenti che metterebbero in discussione quanto sostenuto da Sangiuliano.

Nel corso dell'intervista integrale, Sangiuliano riferendosi alla Boccia spiega: "La ho conosciuta all'inizio della campagna elettorale per le europee, in occasione di una manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia a Napoli. Mi è stata presentata da amici comuni, anche se lei poi ha postato una foto autentica dell'anno precedente del 2023. È una foto dove lei non sta accanto a me, ma sta insieme ad altre persone. Era una delle tante foto che io ho fatto in occasione di un evento a Pompei sulla cucina italiana candidata a patrimonio dell'Unesco". 

E ancora, spiega che in seguito all'incontro "è nata un'amicizia personale e ne ho riscontrato alcune capacità organizzative e mi era venuto l'idea di nominarla, sempre a titolo gratuito, perché si è sempre parlato di una nomina titolo gratuito, consigliere per l'organizzazione dei grandi eventi", ha aggiunto il ministro della Cultura. "Poi questo rapporto di amicizia è diventato una relazione affettiva, sentimentale di tipo personale. Io ho continuato a portare avanti l'ipotesi della nomina ma poi mi sono consigliato con alcuni amici legali e con il mio capo di gabinetto i quali mi hanno fatto notare che pur non in presenza di una giurisprudenza marcata, tutto ciò poteva configurare un potenziale conflitto di interessi e allora ho invitato a interrompere il percorso di nomina".

In ogni caso, Sangiuliano assicura: "La dottoressa Boccia non ha mai avuto assolutamente accesso né a documenti classificati, né a documenti riservati riguardanti il G7". Interpellato sulla possibilità che possa uscire qualcosa di compromettente - così come la 41enne sembra continuamente minacciare - Sangiuliano ha risposto: "Possono uscire chat private, ma sarebbe un reato".

Tornando alla questione della "nomina" della Boccia stracciata, vero innesco di tutta questa vicenda, il ministro ha spiegato che "la voce femminile di cui parla Maria Rosaria Boccia che la invita a stracciare la nomina a consigliere potrebbe essere di mia moglie". E ancora: "Mia moglie mi aveva detto di interrompere questo rapporto, potrebbe aver carpito questa conversazione".

Infine, le scuse e le lacrime. La commozione. "La prima persona a cui devo chiedere scusa, perché è una persona eccezionale, è mia moglie. Chiedo scusa a Meloni per l'imbarazzo procurato a lei e al governo. Chiedo scusa ai miei collaboratori che si sono trovati coinvolti nella vicenda", ha affermato Sangiuliano con le lacrime agli occhi.

E ancora: "Sono pronto a dimettermi subito dopo che Meloni me lo chiede, ma la ho rassicurata con prove documentali che si tratta di una vicenda di gossip, che mi rendo conto essere fastidiosa, ma mai un euro dei cittadini italiani è stato speso e nessun documento riservato è mai circolato". "La presidente del Consiglio - ha aggiunto - mi ha detto di andare avanti e di chiarire subito il punto di verità. Mi ha detto: sii sempre sincero e dì sempre la verità", ha concluso Gennaro Sangiuliano.

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