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Maria Rosaria Boccia e Sangiuliano, i 10 punti decisivi: foto, date e contratti

Daniele Dell'Orco
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Da lunedì 26 agosto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si trova al centro di un caso politico che riguarda il suo rapporto, personale e professionale, con un’imprenditrice di 41 anni, Maria Rosaria Boccia, che sostiene di essere una sua collaboratrice nonostante le smentite dello staff del ministero.

1. Chi è e che lavoro fa Maria Rosaria Boccia?
La 41enne è originaria di Pompei in provincia di Napoli, dove la sua famiglia, benestante, gestisce da decenni negozi di abbigliamento e abiti da cerimonia. Boccia, dopo aver frequentato il liceo scientifico Pascal della sua città e l’istituto tecnico commerciale Ernesto Cesaro di Torre Annunziata, ha avviato un suo atelier. È laureata in Economia all’università telematica Pegaso, e si qualifica come presidente di “Fashion Week Milano Moda”, un’associazione che «disciplina, coordina e promuove lo sviluppo del Made in Italy».

 

 

2. Qual è il suo ruolo in politica?
Secondo il suo profilo LinkedIn, negli ultimi anni Boccia si è specializzata nell’organizzazione d’eventi. Potendo contare su un network di amministratori locali e parlamentari, si è avvicinata pian piano alla politica senza incarichi di vertice. È stata tra le promotrici dell’intergruppo parlamentare “La cultura della bellezza: medicina estetica, formazione, ricerca e benessere”, a cui ha collaborato in qualità di presidente del comitato tecnico-scientifico.

3. Che rapporto ha con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano?
Già nel 2023, in qualità di presidente di “Fashion Week Milano Moda”, Boccia ha promosso alla Camera iniziative di legge a favore del settore dei matrimoni e del riconoscimento di agevolazioni fiscali per il settore della chirurgia estetica. Sempre nel 2023 Boccia ha contribuito alla nascita di un altro intergruppo, dedicato alla “Dieta Mediterranea”. Tutti i politici che hanno collaborato con lei sostengono che Boccia abbia un’effettiva competenza nell’organizzazione di eventi, una notevole capacità di trovare contatti, buone relazioni con la stampa, anche in Rai, dove Sangiuliano ha lavorato come direttore del Tg2 dal 2018 al 2022. Dopo giorni di silenzio, il ministro ha scritto martedì una lettera a La Stampa, dicendo di averla conosciuta nel maggio scorso, «riscontrandone un’identità di vedute». Boccia ha rilanciato un suo post dell’agosto del 2023, nel quale ci sono varie foto di lei insieme a Sangiuliano al parco archeologico di Pompei, in occasione della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco da parte del governo.

4. Perché è esploso un caso politico che la riguarda?
Il thriller è cominciato il 26 agosto, quando sul suo profilo Instagram Boccia ha pubblicato una foto che la ritrae accanto a San giuliano con la didascalia: «Grazie al Ministro della Cultura Gennaro San giuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi». Lo staff di Sangiuliano l’ha smentita. Boccia ha replicato sostenendo che la nomina fosse stata disposta dal ministro ma ancora non ratificata.

5. Su cosa si basano le accuse a Sangiuliano?
Dal momento della smentita ufficiale del ministero, Boccia ha ingaggiato botta e risposta con le versioni ministeriali, pubblicando gradualmente documenti e atti che dovrebbero dimostrare il suo coinvolgimento in attività istituzionali. Per alcuni giorni Sangiuliano non ha commentato la vicenda. Poi ha spiegato di aver preso in considerazione l’ipotesi di assegnare questo incarico a Boccia, a titolo gratuito, ma che sulla nomina il suo gabinetto aveva espresso perplessità per possibili casi di conflitto d’interessi.

6. Quanta vicinanza c’è tra Boccia e Sangiuliano?
Altre foto pubblicate dalla stessa Boccia sui suoi profili social e testimonianze di giornalisti e funzionari pubblici hanno corroborato la tesi per cui con Sangiuliano ci fosse un rapporto abbastanza stretto. Il caso è montato definitivamente domenica scorsa, quando Dagospia ha pubblicato un’email del 5 giugno scorso che mostrerebbe un coinvolgimento di Boccia in uno degli impegni istituzionali più importanti per Sangiuliano: il G7 tra i ministri della Cultura che si dovrebbe tenere anche a Pompei (ora la tappa è a rischio) il 18-20 settembre. Al di là dei gossip, questo nodo è il principale da sbrogliare, ossia se il rapporto con Boccia abbia a che vedere anche con protocolli di sicurezza per affari di Stato. Italia Viva a tal proposito ha depositato la richiesta di un’interrogazione a Sangiuliano e ha avviato una petizione online per chiederne le dimissioni.

7. Di quali informazioni sensibili si parla?
Nuove evidenze emerse martedì segnalano la presenza dell’imprenditrice in occasione dei sopralluoghi effettuati dallo staff del ministro a Pompei, dove sarebbero state in programma per i rappresentanti dei governi stranieri visite al Parco archeologico, un concerto del consigliere del ministro, Beatrice Venezi, e una cena nella Palestra Grande. Per l’organizzazione di questi eventi sarebbe stata spedita una mail, pubblicata da Dagospia, del direttore del Parco di Pompei, l’archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel, che aveva in copia non solo i funzionari del ministero, ma anche Boccia, che quindi sarebbe stata informata, al pari degli addetti autorizzati, del possibile percorso che effettueranno i ministri.

8. Cosa pensa il premier Giorgia Meloni?
Il giorno prima, lunedì, il presidente del Consiglio, conversando con il giornalista Paolo Del Debbio su Rete 4, ha spiegato di aver ricevuto rassicurazioni da Sangiuliano sul fatto che Boccia non abbia avuto accesso a documenti riservati per quel che riguarda il G7 e che non siano stati spesi per lei soldi pubblici.

9. A che titolo Boccia ha presenziato ad iniziative ufficiali?
A giudicare dal profilo Instagram di Boccia, nelle ultime settimane è stata presente in vari momenti ufficiali insieme al ministro. Il 3 giugno lo ha accompagnato a Pompei per un sopralluogo al parco archeologico, una visita al centro della città e un colloquio riservato col sindaco, Carmine Lo Sapio, dedicato all’organizzazione del G7. Il 19 giugno Boccia era con Sangiuliano al parco archeologico di Ercolano, il giorno dopo al teatro greco di Taormina per il Taormina Book Festival. Il 3 luglio ha partecipato, insieme a Sangiuliano, a un convegno alla Camera intitolato “La politica dei Comuni al servizio della cultura e della bellezza”. L’11 luglio ha accompagnato Sangiuliano in un viaggio istituzionale a Riva Ligure, in provincia di Imperia, e in quell’occasione il ministro ha partecipato ad una cena al ristorante “La Scogliera” insieme al sindaco della città Giorgio Giuffra. Il 14 luglio Boccia era con Sangiuliano a Polignano, dove il ministro ha partecipato a un altro festival letterario. Il 16 luglio Boccia era insieme a Sangiuliano in visita al Forte Santa Tecla di Sanremo. Il 3 agosto ha accompagnato Sangiuliano a Milano durante la sua visita alla Pinacoteca di Brera.

10. Boccia ha ricevuto rimborsi pubblici per le sue presenze?
Sangiuliano ha riferito al premier Meloni che non sono stati spesi fondi pubblici per sostenere le spese di viaggio di Boccia. Quest’ultima, sul suo profilo Instagram, sostiene di non aver mai pagato di tasca sua per i soggiorni: «Mi è stato sempre detto - scrive - che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tant'è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo di gabinetto del ministro». Almeno riguardo uno di questi soggiorni, quello di Riva Ligure, il sindaco della città sostiene di aver «sostenuto personalmente, non con fondi del comune, la trasferta sua (del ministro, Ndr) e della sua delegazione». Resta da capire se Boccia sia in grado di dimostrare di aver ricevuto rimborsi.

 

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