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Maria Rosaria Boccia, la diffida della Camera della Moda sul marchio

Daniela Mastromattei
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Dopo la smentita del ministro Gennaro Sangiuliano prende posizione anche Carlo Capasa. «Maria Rosaria Boccia? Le abbiamo inviato una diffida in quanto il marchio Milano Fashion Week è della Camera della moda da sempre e non può essere usato da nessun altro. Speriamo che presto scompaia quella dicitura dai social di questa signora». Così si è espresso ieri a Palazzo Marino Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, a margine della presentazione della Milano Fashion Week - Women’s Collection che si svolgerà dal 17 al 23 settembre.

In effetti la Boccia, diventata famosa per una sua presunta nomina come consulente del ministero della Cultura per i grandi eventi, si autodefinisce “Presidente Fashion Week Milano Moda” sui suoi profili social, sollevando dubbi e polemiche. Già nei giorni scorsi, infatti, Camera Moda aveva rilasciato un comunicato in cui precisava di non avere «alcun tipo di rapporto, relazione commerciale o professionale né con la signora Maria Rosaria Boccia, né con l’organizzazione Fashion Week Milano Moda», sottolineando così la propria estraneità rispetto a recenti affermazioni e vicende che hanno coinvolto l’influencer-imprenditrice di Pompei.

 

 


Certo, dopo aver sbandierato una pseudo presidenza, una falsa nomina al dicastero (seccamente smentita dal ministro) e creato un gran polverone intorno alla sua persona facendo scendere in campo persino la premier Giorgia Meloni che in tv ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni da Sangiuliano, ora sorgono altri dubbi sul suo curriculum. L’influencer (laureata in Economia)su LinkedIn ne elenca tanti altri di titoli e collaborazioni. Sostiene di aver un incarico di docenza in Scienze della Comunicazione e Media digitali alla Federico II di Napoli. A maggio avrebbe avuto un altro incarico come docente all’Università Luigi Vanvitelli, dove avrebbe insegnato Pianificazione della Comunicazione e marketing tra etica e deontologia. Ma anche il rettore Gianfranco Nicoletti smentisce: «Ha fatto solo un intervento, a titolo gratuito, non era neanche una lezione». Intanto sul suo profilo Instagram Boccia scrive: «Vorrei spiegarvi cosa si prova nel creare emozioni, ma è impossibile!». Crea emozioni... Il sindaco di Pompei sapeva che vendeva abiti da sposa nel negozio di famiglia.

 

 

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