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L'aria che tira, Calenda bombarda Schlein: "Perché tace su Stellantis"

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"Possiamo essere uniti per lo schifo che si sta facendo con Stellantis? Landini, che mi ha querelato, potrebbe mettere in primo piano la difesa dei lavoratori e non gli interessi degli Elkann che possiedono Repubblica? Questo è il Paese dei conflitti d'interesse e non lo è solo a destra". Carlo Calenda punta il dito direttamente sulla Cgil e sul Nazareno, e quando parla di conflitti d'interesse pensa al matrimonio d'interesse tra il Pd e il principale quotidiano dell'area progressista, uno strumento di pressione politica non indifferente, a volte decisivo e nelle mani proprio dei padroni dell'ex gruppo Fiat Chrysler.

"Su questo - incalza il leader di Azione, ospite di L'aria che tira su La7 - noi faremo una battaglia, purtroppo, da soli, perché la sinistra non la fa. A Elly Schlein non le sentirete dire una parola perché ci sono Repubblica e La Stampa, e noi non ci andiamo".

 

 

 

Che Stellantis sia in ogni caso un tema molto "politico" è evidente, e lo conferma anche il quotidiano francese Les Echos, secondo cui si annuncia "un autunno caldo" tra il governo italiano e il gruppo guidato da John Elkann e Carlos Tavares. L'esecutivo, si legge, ha lanciato un ultimatum al costruttore automobilistisco in merito al suo progetto di gigafactory a Termoli. Automotive Cell Company (Acc), società che include TotalEnergies, Stellantis e Mercedes, ha frenato sui progetti di gigafactoy previsti in Germania e in Italia. "Stellantis deve darci una risposta chiara su quello che vuole fare", diceva nei giorni scorsi il ministro per le Imprese Adolfo Urso, "che ha rapporti sempre più tesi con il gruppo", secondo il quotidiano francese. Acc ha fatto sapere a Les Echos che il dialogo resta aperto con il governo italiano.

 

 

 

Nel frattempo, c'è anche il caso Abruzzo. "Ho scritto all'Ad di Stellantis, Carlos Tavares, per chiedere chiarezza sugli investimenti promessi per lo stabilimento di Atessa. - scrive su X il governatore abruzzese Marco Marsilio -. Non possiamo accettare un ridimensionamento strutturale. E' giusto sapere quali sono i piani di Stellantis sia nel breve che nel lungo termine".

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