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Zingaretti contro Meloni sull'assegno familiare. FdI in rivolta: "Malafede o ignoranza"

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"Le follie della sinistra non hanno mai fine". Dal fronte del governo e in particolare di Fratelli d'Italia piovono commenti tra lo stupito e lo sconcertato su Nicola Zingaretti. L'europarlamentare ed ex segretario del Pd (nonché ex governatore del Lazio), è stato infatti protagonista di uno "stupefacente" commento sull'assegno unico vergato di suo pugno sul sito Huffington Post Italia

"La direttiva europea che la destra di Meloni non vuole rispettare non toglie risorse o diritti alle famiglie italiane - sottolinea Zingaretti -. Al contrario, in un regime di reciprocità, nel garantire uguale tutela ai lavoratori europei in Italia, assicura protezione e agli italiani all'estero. Tutto il resto è vittimismo e la solita, vuota, retorica". Sul punto la premier Giorgia Meloni era stata chiara: è impossibile sostenere l'assegno unico anche agli stranieri con figli all'estero, sarebbe un salasso per i conti pubblici. Ma a stupire è il fatto che proprio il Pd ha contribuito a formulare la legge contestata dall'Ue con tanto di procedura d'infrazione".

 

 

 

"Il Pd, con Zingaretti, decide di sostenere l'assurda pretesa della Ue di riconoscere l'assegno unico anche agli stranieri con i figli nel Paese di origine o comunque all'estero - attacca Lucio Malan, presidente dei senatori di FdI -. Questo vorrebbe dire innescare un meccanismo non controllabile, dalla spesa insostenibile, che peraltro costituirebbe un ingiusto fattore di attrazione per i migranti. Giù le mani dall'assegno unico, non lasceremo trionfare le follie di una sinistra ideologizzata sempre nemica della famiglia, specie se italiana. E' finito il tempo dei provvedimenti che prevedono uno sperpero incontrollato di soldi. Con il governo Meloni serietà e senso di responsabilità per il bene dell'Italia".

 

 

 

"Per molto tempo, invano, abbiamo chiesto alla sinistra di prendere posizione sulla procedura di infrazione aperta dall'Europa contro l'assegno unico. Vedo che il prolungato silenzio è stato rotto da Nicola Zingaretti, che in un intervento sull'Huffington Post si schiera a difesa della procedura di infrazione, accusando 'la destra di Meloni' di non voler rispettare le direttive europee che a suo dire garantirebbero diritti ignobilmente calpestati dalla legge sull'assegno unico", stigmatizza Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.

 

 

 

"Al di là della palese scarsa conoscenza del contenuto delle contestazioni europee e del rischio che rappresentano per i conti dello Stato italiano - prosegue Roccella -, c'è qualcos'altro che l'esponente del Pd sembra ignorare, e cioè che la legge sull'assegno unico è stata scritta dal governo Draghi, di cui il suo partito era azionista di maggioranza e Fratelli d'Italia era l'unica forza a non far parte. Sicché delle due l'una: o aveva ragione il governo precedente, ed è incredibile che il Pd non si batta insieme a noi per difendere in Europa l'assegno unico, o ha ragione l'Europa e allora Nicola Zingaretti ha sbagliato indirizzo per le sue rimostranze. Per essere chiari, o c'è malafede o c'è ignoranza. Da parte nostra - conclude - c'è soprattutto incredulità di fronte a una così evidente incoerenza", ha concluso la ministra.
 

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