Beccaria, la sciacallata del Pd: usa la rivolta per attaccare il governo
Sono rientrati nelle prime ore di oggi i disordini scoppiati ieri nell’istituto penale minorile Beccaria di Milano, che ha subito danni ingenti. Lo riferisce la Uilpa Polizia penitenziaria. Il bilancio è di alcuni contusi non gravi, anche fra gli agenti, e di un detenuto ricoverato in ospedale e piantonato dalla polizia di Stato, in mancanza di operatori penitenziari. Tutti rintracciati i quattro detenuti che hanno cercato di evadere durante la rivolta, cui avrebbero preso parte tutti i 59 reclusi presenti. "Dopo una notte di ordinaria follia, che, nostro malgrado, non è né un modo di dire né un luogo comune, sono da poco rientrati i gravissimi disordini in corso da ieri sera presso l’Istituto Penale per Minorenni 'Cesare Beccaria di Milan'. Grazie alla straordinaria opera delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria presenti e intervenuti liberi dal servizio, non ci sono state conseguenze irreparabili, ma si registrano alcuni contusi non gravi, sia fra i detenuti sia fra gli agenti, un ristretto è stato ricoverato in ospedale ed è momentaneamente piantonato dalla Polizia di Stato per mancanza di operatori della Penitenziaria. Il piantonamento sarà rilevato alle 8.00 dalla Polizia penitenziaria, peraltro con agenti che hanno lavorato fino alle 5.00 passate, dopo meno di tre ore di riposo. Ingenti i danni alla struttura", dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
"La rivolta avvenuta ieri sera all’interno dell’Ipm Beccaria di Milano è stata prontamente sedata e non vi è stato alcun tentativo di evasione da parte dei detenuti". A precisarlo in una nota è il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità che smentisce quindi alcune notizie trapelate questa mattina sugli organi di informazioni in merito al tentativo di evasione che sarebbe stato messo in atto dai detenuti. "Le azioni di rivolta - prosegue la nota - hanno causato ingenti danni al Primo Gruppo ma l’intervento del personale della Polizia Penitenziaria ha consentito di ripristinare immediatamente l’ordine, mentre tre detenuti sono stati trovati e riportati in cella mentre erano nascosti nel perimetro murato del carcere".
E la sinistra davanti a tutto ciò cosa fa? Usa quanto accaduto per attaccare il governo: "L’ennesima esplosione di violenza all’interno dell’istituto Beccaria è la dimostrazione della incapacità del governo ad affrontare una situazione da lui stesso creata. Il decreto 'Caivano' ha aumentato il numero di minori reclusi senza alcun adeguamento delle strutture e del personale in particolare degli educatori. Si lascia che negli istituti per minori restino detenuti fino ai 25 anni", è la sparata del vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli. "La vicenda del Beccaria che è in emergenza da mesi - aggiunge il senatore dem - mostra un’inerzia colpevole del governo e l’incapacità ad affrontare i problemi".