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Capezzone, l'ultima trovata di Repubblica e Stampa

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"Per essere un lunedì 26 agosto, il menu è ricchissimo". Il direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone apre così "Occhio al caffè", la rassegna politicamente scorrettissima di oggi. 

"Il temuto attacco di Hezbollah  a Israele è stato due volte neutralizzato. Preventivamente, attraverso il first strike di Gerusalemme, e poi attraverso Iron Dome, il sistema di intercettazione degli attacchi ostili. C'è sempre da chiedersi cosa succederebbe se Israele non fosse dotato di questo potente sistema difensivo".

 

 

 

Secondo tema di politica estera, "gli orribili fatti di sangue avvenuti nel weekend. In Francia attentato alla sinagoga, arrestato un algerino. In Germania invece è stato un rifugiato, e tutti quelli che fanno la poetica dell'integrazione facile dovrebbero darci qualche spiegazione al riguardo". 

Terzo tema, l'arresto del fondatore di Telegram a Parigi: "Personaggio controverso, storia di difficile lettura, tutto vero. Lo hanno incolpato di non aver previsto sistemi di sicurezza e censura... Ma se tu arresti il proprietario di una strada perché sopra ci camminano dei criminali l'illiberale sei tu che arresti. Poi gli attacchi della Russia contro l'Occidente fanno ridere". 

 

 

 

Faccende italiane. "Il mese d'agosto era cominciato con un centrosinistra in salute e finisce male per i progressisti. Tanti guai aperti: l'intervistona di Conte a Repubblica ha fatto storcere il naso a molti. C'è la guerra con Grillo, c'è la Schlein in ferie, c'è l'ultimatum di Orlando in Liguria. Un sacco di guai, mentre per paradosso il weekend è stato più favorevole al centrodestra dopo l'ottovolante sullo Ius Scholae". E mentre su Repubblica dicono che dopo il tema immigrazione Antonio Tajani abbia già il fucile in spalla per l'autonomia differenziata, "sulla Stampa c'è il grande ritorno di Francesca Pascale. E chissà che qualcuno non la scelga come maitre à penser".

 

 

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