Tajani non arretra: "Serve lo ius Scholae"
Il ruggito di Antonio Tajani. Leader di Forza Italia che, uscendo dal suo solito registro compassato e pacioccoso, alza i toni con la Lega. In sostanza dice: ho un’opinione, la esterno, ne discutiamo, ma non esiste che mi neghiate la libertà di parlare. Il tema è lo Ius scholae. Sul quale, nel niente della politica di agosto, sta crescendo lo scontro all’interno della maggioranza. Piccolo riassunto: la sinistra, dopo le olimpiadi e il successo di atleti figli di genitori stranieri, ha rilanciato il tema dello Ius soli (cittadinanza italiana a tutti quelli che nascono sul suolo italiano). In maniera anche un po’ sconnessa, visto che gli agonisti in Italia già godono di una corsia preferenziale per indossare l’azzurro. Al che Forza Italia ha rilanciato: Ius soli no, ma Ius scholae, be’ parliamone. La differenza sta nei tempi. I forzisti, che non hanno ancora depositato alcuna proposta, immaginano di concedere ai nati in Italia, figli di stranieri, la possibilità di chiedere la cittadinanza una volta conclusi un tot di cicli scolastici.
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