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Roberto Speranza, trasferta negli Usa: cerca compagni a Chicago

Mauro Zanon
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Tutti sul carro di Kamala Harris, anche Roberto Speranza, deputato Pd ed ex ministro della Salute durante il periodo Covid, volato a Chicago per la convention nazionale del Partito democratico americano in veste di groupie della candidata alle presidenziali di novembre, della nuova icona delle sinistre di ogni latitudine.

«Chicago è la città del vento. E forse proprio da qui può partire una stagione nuova per gli Stati Uniti. Fino a poche settimane fa, tra i democratici (non solo americani) regnava la paura più grande: il ritorno di Donald Trump alla presidenza. Oggi la candidatura di Kamala Harris ha riacceso la speranza. I delegati ci credono. Una sfida che sembrava impossibile è diventata possibile. Me ne rendo conto già all’aeroporto, dove ad accogliere i democrats ci sono volontari dappertutto con il sorriso e la voglia di dare ogni tipo di informazione (altro che partito liquido!)», scrive Speranza in versione poeta-reporter nel sito della sua associazione, Compagno il mondo (ex Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista).

 

 

 

«Il più ottimista è Tarik, un giovane delegato della Pennsylvania, uno degli Stati cruciali per l’esito delle presidenziali. Lo incontro in treno e mi dice che dalle sue parti, in pochi giorni, le persone coinvolte nella campagna elettorale sono raddoppiate, cosi come sono cresciuti i contributi finanziari. Certo sarà una battaglia dura, ma lui è sicuro che alla fine Kamala ce la farà», assicura Speranza. È in sollucchero per Kamala. Come del resto tutta la sinistra provinciale italiana, sempre in cerca di nuovi santini all’estero.

Intervistato da Agenzia Nova a margine della Convention, Speranza, oltre a ribadire che a sua detta «i giochi sono riaperti» e che i delegati hanno «molta fiducia nelle possibilità di successo di Kamala Harris», si è soffermato sulla sul tema della guerra a Gaza, alla luce delle proteste anti-israeliane organizzate durante la convention di Chicago. Gli Stati Uniti hanno «un ruolo cruciale per arrivare finalmente ad un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi», secondo l’ex ministro, e una nuova leadership «forte, con un potenziale orizzonte lungo di governo di fronte a sé, potrà essere più incisiva dinanzi a tutti i player nella regione».

Poi, secondo Speranza, ci sarebbe «molta attenzione attorno a ciò che succede in Italia». «I delegati sanno bene che oggi al governo ci sono gli amici di Trump, e che noi stiamo lavorando per costruire una alternativa», ha aggiunto, sottolineando che il Pd è considerato il partito gemello dei democratici statunitensi. E Elly Schlein? Come Kamala Harris. «Elly Schlein rappresenta una leadership molto contemporanea e in sintonia con questo tempo nuovo». Parola di Speranza.

 

 

 

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