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Dall'Ecospiritualità al "body shaming": le Giornate nazionali intasano il Parlamento

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"Il troppo stroppia (o storpia)", recita un noto proverbio per indicare la negatività di ogni eccesso. Ma non sempre è facile rendersene conto forse è per questo che in Parlamento italiano c'è un proliferare di proposte di legge per l'istituzione di nuove "Giornate Nazionali". Un fenomeno che sta prendendo piede con una frequenza crescente e che solleva domande sul reale valore di queste celebrazioni. Dalla "Giornata Nazionale del Panettone Italiano" all'"Ecospiritualità", passando per la "Cultura Motociclistica" e la "Scrittura a Mano", Anna Laura Bussa ha contato per l'Ansa oltre 70 progetti di legge tra Camera e Senato, molti dei quali sono doppioni. La volontà di dedicare giornate specifiche a temi, oggetti o valori particolari è comprensibile: ogni iniziativa nasce dal desiderio di mettere in luce questioni ritenute importanti dai promotori. Tuttavia, il numero crescente di queste proposte rischia di trasformare ciò che dovrebbe essere un momento di riflessione e sensibilizzazione in un semplice riempitivo di calendario. Quando tutto diventa oggetto di celebrazione, il pericolo è che nulla venga realmente celebrato con la dovuta attenzione.

 

Tra le più "gettonate", ha fatto di conto la Bussa, quelle per ripristinare il 4 novembre come "Festa delle forze armate": ben 6 provvedimenti, già diventati legge; quelle contro la "violenza negli stadi" - alcune delle quali anche per ricordare l'ispettore Filippo Raciti, morto a Catania nel 2007 durante gli incidenti scatenati dagli ultras - o per le "vittime dello Stadio Heysel": 7 testi assegnati in Commissione di cui non è cominciato l'esame; quelle per celebrare "gli italiani nel mondo": in tutto 4 con l'esame che non ha ancora preso il via. Tra le più curiose ci sono senz'altro, oltre a quella in onore del "panettone italiano" firmata da Daniela Dondi di FDI, quella per istituire la "Giornata Nazionale dell'ecospiritualità" di Carmen di Lauro del M5S; quella per celebrare la "cultura motociclistica" di Giandomenico La Salandra (FDI); quella in difesa della "scrittura a mano" e quella per ricordare "le protagoniste donne del mondo dei fumetti" di Federica Onori del M5S. 

 


Ma è difficile che 365 giorni bastino a commemorare tutti i temi indicati da deputati e senatori perché c'è anche chi, rivela l'Ansa facendo il nome di Micaela Biancofiore e Martina Semenzato, vorrebbe dedicare una giornata contro "il body-shaming" e chi come Simona Loizzo (Lega) punta a celebrare il 'Calendario gregoriano'. Ogni mese, insomma, se si conta dall'inizio della legislatura, sarebbero state presentate circa tre proposte di questo tipo. Così, scorrendo l'elenco, si scopre che si vorrebbe dedicare una "Giornata mondiale" agli "inventori" e "alla proprietà intellettuale", come propone il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone (FDI); alla "Meraviglia" (per sensibilizzare sul dolore dei bambini che vivono la guerra); alla "vita nascente"; agli "abiti storici", come chiede Anna Maria Falucchi (FDI), un testo già diventato legge. Ci sono anche proposte molto serie e di importanza storica rilevante, come quella firmata da Giorgio Mulè (FI) per ricordare gli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi o come quella di Devis Dori (Avs) contro il "Genocidio dei Rom". Ma anche quella di Paolo Emilio Russo (FI) per commemorare i "giornalisti uccisi durante lo svolgimento del proprio lavoro", in corso d'esame alla Camera. 

 

Anna Laura Bussa infine ha rivelato che a firmare il maggior numero di provvedimenti per istituire le 'Giornate Nazionali' è la Lega, che ne ha depositati una trentina. A seguire Fratelli d'Italia, con una ventina e Forza Italia, con circa 10. All'opposizione, invece, i più attivi sono i 5 Stelle con circa 7 proposte. Alcune, però, erano già state presentate nelle scorse legislature, come quella in ricordo dei caduti del "Grande Torino" e per la "Giornata nazionale dei risvegli", per la ricerca sul coma. Di tutti questi progetti di legge ne sono stati approvati sinora circa 5: quello per le Forze armate, il primo ddl è di Maurizio Gasparri (FI); per l'istituzione della Giornata dell'agricoltura; quello per gli Abiti antichi; per le "periferie urbane" di Alessandro Battilocchio (FI). In dirittura d'arrivo quelli per il "divertimento in sicurezza" e per "la prevenzione veterinaria".

 

 

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