Amici di destra, basta regali: non sperate di farvi accettare nei salottini di sinistra
Gentili onorevoli di centrodestra, egregi imprenditori non ideologizzati, cari intellettuali non aspiranti party-giani: c’è un piccolo segreto che qui a Libero vorremmo condividere con voi, rivolgendovi un invito garbato ma pressante.
Non pensate di essere “accettati” dalla sinistra, non illudetevi che – dando loro ragione – saranno più buoni con voi, non autoconvincetevi del fatto che smetteranno di odiarvi, e soprattutto – per carità – non credete alle loro promesse. Al massimo potranno blandirvi, transitoriamente e tatticamente, nella speranza di disarticolare il centrodestra. Ma un minuto dopo, cioè una volta ottenuto il risultato, vi getteranno via come limoni spremuti e torneranno alla loro collaudata routine: giudicare gli altri e trovarli colpevoli, rilasciare e soprattutto ritirare patenti di accettabilità morale, ridere di disprezzo della mezza Italia che non la pensa come loro, con punte di accanimento economico verso gli autonomi e il settore privato e di accanimento culturale verso i non genuflessi alla chiesa comunista (conta poco se ex, neo o post). (…)