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Ecco perché la sinistra ha "rubato" l'oro all'Italvolley: svelato il gioco sporco
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Per dire che aria tira: il commento più sobrio è quello di Elly Schlein. «Che 3-0, che Italia, che oro. Immense! Grazie!», è il post che la segretaria del Pd dedica alla vittoria della Nazionale femminile di volley a Parigi. A corredo del tweet, l’abbraccio collettivo tra le giocatrici azzurre. Almeno il tributo di Elly riguarda la squadra. Perché a scorrere le dichiarazioni dei suoi colleghi di sinistra a trionfare sono state solo Paola Egonu e, in misura minore, Myriam Sylla. Simboli, come scrive Angelo Bonelli di Avs, dell’«Italia multietnica». Alla faccia del generale Roberto Vannacci. L’europarlamentare leghista è il bersaglio preferito di un campo mai così largo. Deputati, senatori, commentatori con il cuore progressista: idealmente sfilano tutti la medaglia d’oro dal collo delle azzurre per indossarla loro e rivendicare che in Francia ha vinto l’Italia «dell’integrazione», che «mette a tacere, speriamo per sempre», il razzismo «di chi crede che l’italianità sia avere la pelle bianca» (come da nota di +Europa, il cui leader, Riccardo Magi, ne approfitta per rilanciare la riforma della «legge sulla cittadinanza» a favore dello ius soli. (...)
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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