Pd, Boccia: "Pericolosità sociale della legge Calderoli", dem allo sbando
Il Pd è davvero alla frutta. Ora evoca la "pericolosità sociale" della legge Calderoli sull'Autonomia. A dar voce a questa ennesima follia targata dem è Francesco Boccia: "Resto convinto che avessimo imboccato la strada giusta perchè la nostra proposta poggiava sul principio di sussidiarietà e non a caso fu la legge quadro approvata all’unanimità da tutte le Regioni e anche dalle città Metropolitane. Ma soprattutto noi mettemmo subito le risorse sul tavolo: 4,6 miliardi con la legge di bilancio destinati al fondo di perequazione per le infrastrutture che in 10 anni sarebbe dovuto arrivare a 50 miliardi", afferma il presidente dei senatori del Pd in una intervista al Sole 24ore.
"Calderoli - dice Boccia - conferma la pericolosità sociale della sua legge. L’autonomia finanziata dalla spending delle Regioni è un ossimoro oltre che uno strafalcione giuridico. Le funzioni anzichè le materie, senza risorse, disarticolano in ogni caso le istituzioni regionali dallo stato centrale e indeboliscono il principio di coordinamento della finanza pubblica che la costituzione assegna allo stato centrale senza tentennamenti. Lep e Lea non sono la stessa cosa e il ministro continua a non dire dove troveranno gli 80/100 miliardi necessari per finanziare i Lep". "Paragona poi grottescamente la sua legge a invarianza di spesa che è un collegato strumentale senza risorse alla legge di bilancio, alla riforma della previdenza del governo Monti del 2011 che di fatto valeva tutta la manovra 2012 e per questo motivo il referendum non fu accolto. Calderoli e il Governo Meloni - conclude Boccia - non si sostituiscano anche alla Consulta. La loro insofferenza per i contrappesi democratici è nota ma la Corte costituzionale non ha bisogno dei consigli di Calderoli".