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Matone spiana il Pd: "Strumentalizzate i bambini rom, voi nei campi nomadi col tacco 12"

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Simonetta Matone, deputata della Lega, mette a tacere lo sbaritare della sinistra in Aula sul Dl carceri. E lo fa con un intervento che ha ammutolito i banchi dell'opposizione raccogliendo gli applausi scroscianti della maggioranza: "L’iniziativa del deputato Pd Marco Lacarra che non vuole la mia firma sotto l’ordine del giorno per evitare che minori vivano con le madri in carcere, la dice lunga su chi, in questo Parlamento, chiede agli altri una patente di democrazia e poi si comporta in maniera autoritaria”. La Matone intervenendo sul decreto carceri ha così smontato l’ordine del giorno presentato dal piddino Marco Lacarra in difesa delle detenute madri. Odg poi bocciato dall’Aula.

“Io so di cosa parlo – ha affermato l’ex magistrato – sono stata per 17 anni Pm per i minori a Roma, ho visitato più volte i campi Rom, ho scritto centinaia di provvedimenti per proteggere i minori nomadi sfruttati. Noi non abbiamo mai detto di voler mandare i minori in carcere. E’ una menzogna. Vogliamo però proteggere quelle donne che vivono in favelas, dette campi nomadi, e che sono sfinite dalle gravidanze. All’onorevole Lacarra auguro serene vacanze, senza rancore”.

“Credo che su questo punto vada fatta chiarezza – ha detto ancora Matone in Aula – su quello che è stato detto stamattina e su quello che accade in Commissione giustizia: la Lega non ha mai voluto mandare i bambini in carcere, ma bensì proteggere le donne costrette dall’organizzazione che vige all’interno dei campi nomadi, proteggere queste donne sfinite dalle gravidanze e massacrate di botte se non tornano con il bottino a casa, proteggerle da un sistema piramidale che configura associazioni verticistiche criminali”.

“Capisco l’irritazione – ha aggiunto commentando le proteste che arrivavano dai banchi dell’opposizione – perché mi è venuto facile rompere il giochetto. Ma quello che è contenuto in ciò che è stato votato nella Commissione giustizia è altro. La fattispecie è: ti presenti davanti al magistrato con 30-40 precedenti per furto aggravato, quel magistrato ragiona sulla tua condizione personale ed esistenziale e ti manda in un ICAM. Il quesito che io pongo all’opposizione è: è meglio stare dentro la metropolitana a rubare, al settimo mese di gravidanza, o è meglio stare in un ICAM, con il medico, il puericultore, il ginecologo?”.

“Io voglio sapere quanti di questi che si indignano sono mai entrati in un campo Rom, magari col tacco 12! Quanti hanno visto le condizioni inumane in cui sono donne e bambini, lasciati da loro, lì, in virtù di un finto rispetto della differenza etnica che non esiste!”, ha concluso la deputata della Lega.

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