Dl Carceri, via libera alla Camera: "Finisce l'era degli indulti cari alla sinistra", esulta FdI
Via libera alla Camera al Dl Carceri: 153 i voti favorevoli, 89 i contrari e un astenuto. "Più sicurezza ai cittadini, certezza della pena, tutela alle forze dell'ordine. Con Fratelli d'Italia finisce l'era degli indulti cari alla sinistra", ha commentato soddisfatto il capogruppo di Fdi a Montecitorio, Tommaso Foti. Meno entusiaste le opposizioni, che hanno chiesto una informativa urgente della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sul tema dell'emergenza carceri.
Il dibattito in aula, piuttosto acceso, è durato due ore circa. A far esplodere la discussione tra maggioranza e opposizioni due ordini del giorno: uno respinto, quello del dem Marco Lacarra, a favore delle detenute madri; e l'altro, approvato, proposto dal deputato di Azione, Enrico Costa, per una revisione delle norme sulla custodia cautelare subito ribattezzato "Salva-Toti" o "Salva Colletti bianchi".
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Il provvedimento con le misure urgenti in materia penitenziaria, di giustizia civile e penale e di personale del ministero della Giustizia si compone di 22 articoli suddivisi in quattro Capi. Un primo filone di intervento riguarda il sistema carcerario e il personale penitenziario. Il secondo filone interviene sull'esecuzione penale. Il terzo riguarda le condizioni carcerarie e il trattamento dei detenuti. Infine altre disposizioni "ad hoc" sono sull'introduzione del reato di indebita destinazione di denaro o cose mobili; norme in materia di squadre investigative comuni; limiti alla sequestrabilità e pignorabilità di depositi di denaro, titoli e altri beni presso la Banca d'Italia riferibili a Stati esteri.
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