Si salvi chi può, Elly e Kamala sono uguali
Da qui al 5 novembre, data delle elezioni americane, chi vorrà potrà dedicarsi a un utile ripasso di inglese e constatarlo direttamente, senza bisogno di mediazioni: assisteremo a una quasi totale sovrapponibilità tra i toni e le strategie della campagna elettorale di Kamala Harris e quelli – qui in Italia – di Elly Schlein e della variopinta coalizione giallorossa che il Pd sta allestendo. Con tre connotati ormai supercollaudati: demonizzazione assoluta del nemico (altro che dialogo tra avversari), schiacciamento totale a sinistra (altro che caccia agli swing voters, cioè agli elettori indipendenti), politica delle figurine identitarie (altro che costruzione di programmi razionali). (...)