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Daniele Capezzone, la rassegna sul caso Carini-Khelif: "Che imbarazzo a sinistra..."

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Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di Libero curata da Daniele Capezzone. "Sono tre le questioni più grosse sui giornali di oggi. Intanto una questione che sarebbe sbagliato vedere solo in ottica di dettagli regolamentari: è esplosa una questione biopolitica, il match di pugilato tra l'algerina Imane Khelif, donna secondo il passaporto ma dotata di sovrapproduzione di testosterone, e la nostra atleta Angela Carini. Match finito in 46 secondi", ricorda il direttore per poi citare la polemica, furibonda, che proosegue dal termine dell'incontro.

"Oggi - riprende Capezzone - si trovano in notevole imbarazzo quelli che da sinistra, politica e mediatica, fino a ieri prima dell'incontro avevano detto che era tutto ok, nessuno problema. A onor del vero degli irriducibili ci sono, su Stampa, Repubblica e Corriere. Non manca all'appello nemmeno Chiara Valerio col suo marchio di fabbrica, cioè: non si capisce un caz*** di quello che scrive", picchia duro il direttore.

"Secondo tema, l'attesa di una possibile rappresaglia iraniana contro Israele. Vedremo questa fase e vedremo come una serie di giornali ostili a Gerusalemme confermino il loro atteggiamento. Invece Libero vi dice: ma come è possibile che i progressisti si siano messi a lutto per il leader di Hamas ucciso? Terzo tema, com'era purtroppo prevedibile nella logica di ricatto oggettivo che avevamo denunciato, ecco che una volta avvenute le dimissioni di Giovanni Toti è stata disposta la sua liberazione, non è più ai domiciliari. Toti concede quattro interviste, la più ampia a Libero, e dice di avercela più con la politica con i pm", conclude Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti.

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