Liguria, Andrea Orlando frena Ermini: "Valutare la nomina alla presidenza della holding di Spinelli"
La notizia è della vigilia, ieri, lunedì 29 luglio, quando si è appreso che Aldo Spinelli ha deciso di affidare la sua holding all'ex deputato del Pd, David Ermini. L'imprenditore coinvolto nell'inchiesta che, in Liguria, è costata le dimissioni all'ormai ex governatore, Giovanni Toti, ha insomma scelto come presidente del cda l'esponente dem, già vicepresidente del Csm. Una scelta che ha fatto molto discutere, dal sapore piuttosto politico, anche perché stando all'accusa Spinelli sarebbe stata parte integrante del sistema che si contesta proprio a Giovanni Toti, per il quale nelle ultime ore è stato chiesto il giudizio immediato.
E la scelta di Ermini da parte di Aldo Spinelli ha fatto sorgere più di un dubbio anche ad Andrea Orlando, il piddino ed ex ministro della Giustizia già sostanzialmente in campo per la sinistra nella corsa alla successione di Toti: sarà lui, salvo sorprese quasi impronosticabili, il candidato progressista alle regionali che si terranno il prossimo ottobre. Ebbene, Orlando ha chiesto ad Ermini di "valutare con attenzione" l'opportunità di rinunciare all'incarico di presidente della holding Spininvest, quella che appunto fa capo al gruppo di Spinelli, indagato per corruzione. Orlando ritiene che questa scelta possa "esporre a equivoci e strumentalizzazioni". Insomma, troppo. Anche per Orlando.
In precedenza, l'indicazione di Ermini da parte di Spinelli aveva scatenato Forza Italia e Lega in consiglio regionale in Liguria. "Ermini uno di voi", è il cartello srotolato nell'aula a inizio seduta dal consigliere Angelo Vaccarezza (Forza Italia) per polemizzare con la nomina del membro della direzione nazionale del Pd ed ex vicepresidente del Csm Ermini a nuovo presidente della holding del Gruppo Spinelli, l'imprenditore portuale agli arresti domiciliari al centro dell'inchiesta per corruzione in Liguria. Il cartello ha scatenato una reazione da parte dei consiglieri d'opposizione e sono intervenuti i commessi d'aula per rimuoverlo. Bagarre in aula, insomma, per una nomina piuttosto sospetta. Anche, bene ribadirlo, per Andrea Orlando...