Giorgia Meloni, la nuova rotta per la Cina
La missione di Giorgia Meloni a Pechino è un passaggio positivo perché arriva dopo la decisione del premier di non rinnovare la partnership sulla Nuova Via della Seta. C’era chi diceva che Palazzo Chigi non avrebbe fatto una scelta “occidentale”, invece è stata ben calibrata e non ha compromesso le nostre relazioni con il Dragone. Con i cinesi fanno tutti i conti, anche l’Italia, nel quadro delle politiche europee e delle relazioni con gli Stati Uniti, cosa che non avvenne con le “cineserie” grilline nell’avventura psichedelica dei governi guidati da Giuseppe Conte. Xi Jinping è naturalmente interessato a alimentare gli scambi e plasmare lo scenario a suo favore, Meloni cerca opportunità commerciali e investimenti - come tutti i leader delle grandi economie europee - ma senza cedimenti e fughe in avanti. Il quadro è scosso dalle crescenti tensioni geopolitiche nel Pacifico, dalla competizione economica e militare con gli Stati Uniti e dalle politiche di dumping dei cinesi in settori chiave come l’acciaio e l’automobile. (...)
Clicca qui, registrati gratuitamente a www.liberoquotidiano.it e leggi l'editoriale di Mario Sechi