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Parigi 2024, quando lo sport è un accessorio e vince solo l'ideologia

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Era difficile immaginare una partenza peggiore per le Macroniadi. Ripensando alle ultime 72 ore, tornano alla mente quattro istantanee, l’una più mortificante dell’altra.
Parto dall’ultimo episodio in ordine di tempo, per certi versi il più vergognoso, anche perché al momento è rimasto senza risposta da parte di organizzatori, comitato olimpico e governo francese. Di che si tratta? Tale Jibril Rajoub, che guida la delegazione palestinese, ha fatto sapere che i suoi atleti potrebbero eventualmente valutare - bontà loro di stringere la mano agli israeliani solo «se riconoscono la Palestina».

Già in tempi normali, per così dire, parole del genere sarebbero state una clamorosa e patente sconfessione dello spirito olimpico. Ma che questa frase sia stata pronunciata perfino dopo l’atroce azione di Hezbollah a Majdal Shams, dove bambini innocenti sono stati uccisi mentre giocavano a calcio, dà la misura di un’atmosfera in cui le componenti antisemite e quelle disumane finiscono tragicamente per sovrapporsi (...)

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