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Padre di Turetta intercettato, Guido Crosetto: "Non doveva finire sui giornali"

Guido Crosetto

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Dopo Filippo Turetta, anche il padre Nicola si trova suo malgrado al centro della bufera mediatica. Il genitore dell'assassino di Giulia Cecchettin è stato infatti intercettato in carcere mentre stava parlando proprio con il figlio. "Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l'unico. Ci sono stati parecchi altri. Però ti devi laureare...". Frasi che hanno subito scatenato un polverone mediatico tanto da indurre lo stesso Nicola a scusarsi per ciò che ha detto.

Ma come mai quelle intercettazioni sono finite sui giornali? Il ministro della Difesa Guido Crosetto, con un post su X, ha voluto commentare la vicenda. E ha colto l'occasione per criticare chi ha scelto di pubblicare quelle frasi. "Per un genitore la vita di un figlio è sempre importante - ha scritto Crosetto -. Anche se il figlio è un assassino. Ciò che un padre o una madre può dire a un figlio, perché magari ha paura che si tolga la vita, dovrebbe rimanere tra di loro. Non finire sulle pagine dei giornali - ha poi aggiunto -. È una conversazione privata".

 

 

E ancora: "Possibile che giornalisti, direttori ed editori non riescano a capire quanto sarebbero imbarazzanti o farebbe effetto alcune conversazioni che loro hanno fatto nella vita, se rese pubbliche? - ha sottolineato il ministro - Le loro come quelle di chiunque. Quante nostre frasi, se riportate su un giornale senza contesto, senza il tono della voce, senza spiegazione, sarebbero 'brutte'? Tante. E allora perché vi ostinate a infrangere il confine della privacy ogni volta che potete? La conversazione del padre di Turetta con il figlio non ci riguarda e - ha poi concluso - non ha senso che sia pubblica".

 

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