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Pd, Stefano Bonaccini vuole imbarcare Renzi: "Basta veti, possiamo battere Meloni"

 Stefano Bonaccini

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Stefano Bonaccini negli ultimi anni è stato tante cose. In primis, governatore dell'Emilia Romagna per due mandati consecutivi. Poi principale sfidante di Elly Schlein alla segreteria del Partito democratico. E, infine, eurodeputato a Bruxelles dopo le ultime Europee. Ma Stefano Bonaccini è anche uno dei big del Nazareno. E, dalla sua intervista rilasciata al Giorno, si possono intuire alcune delle prossime mosse dei dem.

Cominciamo dal campo largo o larghissimo. Secondo l'ex presidente dell'Emilia Romagna, il Partito democratico non deve porre veti su Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva può infatti rappresentare un buon alleato in vista delle prossime elezioni regionali. "Ho apprezzato le parole di Matteo Renzi, dopo di che i giudizi sono abituato a darli su programmi e proposte concrete - ha spiegato Bonaccini -. Per il centrosinistra proseguire con veti e personalismi vorrebbe dire regalare il Governo a Giorgia Meloni per i prossimi 10 anni. Su - ha poi aggiunto - questo il Pd è ostinatamente unitario".

 

L'eurodeputato dei dem spende anche qualche parole su Andrea Orlando, secondo molti il prossimo candidato alla presidenza della Liguria. Il prossimo autunno si preannuncia molto caldo dal punto di vista elettorale. I cittadini di Liguria, Emilia Romagna e Umbria sono infatti chiamati a scegliere il loro prossimo governatore. "Il risultato avrà una portata nazionale - ha sottolineato Bonaccini -. Con Orlando congressi interni spesso siamo stati su fronti opposti ma lo considero una proposta di grande valore. L'importante è che, chiunque sia candidato, si arrivi a esprimere una figura capace di unire tutto il centrosinistra".

 

 

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