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Parigi 2024, la sinistra in difesa delle drag queen: chi sono i pagliacci di Macron

Alessandro Gonzato
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Bonelli dice che «la destra offende le Olimpiadi», ma gli organizzatori hanno offeso Bonelli. Ma come: è l’edizione più green di sempre, nel villaggio olimpico ci sono i letti di cartone, niente aria condizionata, si ricicla tutto, manca solo che al posto delle medaglie assegnino i sassi dell’Adige che per Bonelli era in secca per colpa della Meloni, e i capoccioni dei Giochi non hanno trovato un posto da tedoforo per Angelo il Verde? Mon Dieu! E noi che già lo vedevamo portare la fiaccola in pantaloncini ascellari e canotta bianca, come Fantozzi alle Olimpiadi della Megaditta: gli ultimi classificati furono trasferiti nelle miniere di Sassu Strittu, frazione di Carbonia, e impiegati come muli da soma. «Procaccini, Salvini e la destra italiana offendono le Olimpiadi», tuona il Bonelli, «e dimostrano quanto Giorgia Meloni non sia differente dalla Lega di Vannacci, entrambi seguono le idee dell’ex generale.

Sono talmente omofobi», incalza il Verde, «che vedono gay da tutte le parti: dal festival di Sanremo ai Giochi. Sono così ossessionati che non vogliono dare i diritti e proteggere le comunità gay Lgbtq+ che subiscono violenze ogni giorno. Tutto questo», termina il Bonelli, «mentre il partito della premier è impegnato a difendere chi inneggia al duce, al fascismo all’antisemitismo».

 

È successo che la cerimonia d’apertura di Parigi, tra una rappresentazione blasfema dell’Ultima Cena con una donna da taglie fortissime al posto di Gesù, signore con la barba, drag queen e gente che dal costumino si è lasciata sfuggire un gioiello di famiglia, tutto questo ha scatenato le critiche di molti politici di centrodestra. È partito Matteo Salvini: «Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi.

Squallidi». L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, co-presidente a Bruxelles del gruppo dei Conservatori, ha scelto il sarcasmo: «Mi è piaciuta molto la cerimonia del gay pride. Sapete quando è prevista quella delle Olimpiadi?». Ne è scaturito uno scontro su “X” con Sandro Gozi, segretario generale del Pd europeo e membro della presidenza di Renew (il partito di Macron): «Continuano a dirci che Fdi sia una forza liberale, pro-Ue, moderata... Sono semplicemente contro la diversità. Contro il femminismo, contro l’universalismo. Per il resto, va tutto bene».

Il ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, si scaglia contro gli organizzatori: «Uno spettacolo “international style” molto discutibile e ben poco inclusivo. Se il direttore artistico Jolly voleva che “ciascuno si sentisse rappresentato”, il risultato è stato l’opposto: tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità». Per Fdi è intervenuta anche la deputata Maddalena Morgante, responsabile “Famiglia e Valori non negoziabili” del partito: «Uno show blasfemo, divisivo, inutile e provocatorio. Sarebbero questi i modelli di tolleranza e inclusione ai quali chiunque dovrebbe piegarsi?».

 

Ma a sinistra non ci stanno. Hanno gli occhi della tigre. Esce dai blocchi di partenza l’eurodem Pina Picierno: «Cerimonia strepitosa, complimenti alla Francia e al Comitato Olimpico! Quanto agli incredibili commenti di casa nostra, mi sembrano un luminoso esempio di come l’omofobia vada a braccetto con l’ignoranza». In pedana Alessia Morani (che risponde al leghista Claudio Borghi) la quale pubblica una foto con uomini con la parrucca e incipriati, e twitta: «Vuoi mettere con i sobrissimi vichinghi di Pontida?». Alla dem sfugge che la Padania non ha mai organizzato alcuna Olimpiade.

È il momento del mitologico Pierfrancesco Majorino, consigliere del Pd in Lombardia ed ex candidato a governatore con risultati dimenticabili:«Salvini chiacchiera di tutto e del contrario di tutto, ora pure delle Olimpiadi. Negli avanzi di tempo potrebbe dedicarsi all’estate drammatica del sistema dei trasporti». Prova a dargli manforte il segretario di +Europa, Riccardo Magi, amche lui contro il capo leghista: «È assurdo, invece di pensare ai treni che non funzionano, lui pensa alle drag queen in Francia». Ma cosa c’entra? Boh. Per stare al passo di Majorino e Magi bisogna essere medaglia d’oro.

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