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Aboubakar Soumahoro, "subito l'assegno unico a tutti i migranti"

Aboubakar Soumahoro

Andrea Valle
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Riecco Soumahoro. Il deputato eletto con Avs e passato al Gruppo Misto dopo l’indagine a carico delle coop gestite dai suoi famigliari, torna ad attaccare il governo. Questa volta sull’assegno unico, la misura di aiuto alle famiglie con figli che l’Europa vorrebbe estendere anche ai migranti appena arrivati in Italia o comunque che hanno meno di due anni di residenza nel nostro Paese.

Due giorni fa da Bruxelles è arrivato il deferimento del nostro Paese alla Corte europea di Giustizia: in sostanza, l’Europa sostiene che l’Italia abbia discriminato gli stranieri. E Soumahoro non perde occasione per attaccare il governo: «Il deferimento del nostro Paese davanti alla Corte Europea di Giustizia in materia di assegno unico rappresenta una ferita per la credibilità, l’immagine e l’autorevolezza dell’Italia» tuona l’ivoriano. «È infatti doveroso ricordare che il nostro è uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea, dovremmo essere noi, dunque, a presidiare e salvaguardare il principio di “non discriminazione” su cui si fonda la stessa Unione Europea».

 

 

 

Secondo Soumahoro, «si è scelto, in modo miope, di istituzionalizzare la discriminazione attraverso l'esclusione di persone, che siano appartenenti all’Unione europea o meno, dall’accesso all’assegno unico universale. È da due anni che mi batto, tra gli ululati della destra, sollecitando il governo sul tema, attraverso ordini del giorno e una risoluzione». Le critiche della destra a Soumahro sono note: lui, paladino dei migranti e degli intellettuali progressisti, è stato allontanato dal duo Bonelli e Fratoianni proprio per le inchieste riguardanti i suoi famigliari. Le accuse - che non riguardano Soumahoro - sono pesanti: soldi pubblici destinati all’accoglienza e invece utilizzati per spese personali, lavoratori tenuti senza stipendio.

I capi di imputazione per moglie e suocera di Soumahoro sono frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Intanto il deputato continua a portare avanti in Parlamento le sue battaglie sull’immigrazione: dalla richiesta di pensione per i senegalesi che hanno lavorato in Italia senza raggiungere l’età del ritiro, e ora l’estensione immediata dell’assegno unico ai migranti appena arrivata. «Meloni riporti il provvedimento in Aula per correggere questa discriminazione in modo tale da sanare l’ingiustizia ai danni di persone oggi escluse dall’assegno unico».

 

 

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