Cutro, Scampia, le risse Pd: il mutismo selettivo della stampa di sinistra
Premessa doverosa: l’imparzialità giornalistica non esiste, anzi non può esistere. Fatalmente ogni firma, ogni testata, ogni organo di informazione guarda il mondo (e poi lo racconta) attraverso le lenti che ha scelto di indossare.
In questo senso, il miglior atto di correttezza che si possa compiere nei confronti di lettori e telespettatori è rendere chiaro e comprensibile per tutti quale sia il proprio punto di osservazione, l’angolo visuale che si sceglie per osservare le cose e commentarle. Quanto più quella prospettiva è riconoscibile, tanto più chi legge un quotidiano o guarda un programma televisivo può stimolare un sano anticorpo rispetto alle idee che gli vengono presentate, capire da quale cucina e con quali ingredienti siano preparate le pietanze che gli vengono servite, e può soprattutto – dopo aver ascoltato diverse voci – dedicarsi meglio all’attività più importante di tutte: elaborare la propria personale opinione (...)