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Dossier Commissione Ue, le sparate di Avs: "Stato di diritto a rischio, come l'Ungheria"

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Un dossier, dai contenuti fumosi, con il quale la Commissione Ue "esprime preoccupazione sulla governance della Rai e le interferenze politiche". Ma non solo: tra i vari rilievi mossi dalla Commissione Ue, anche quelli per la separazione delle carriere in magistratura (in barba al fatto che la separazione delle carriere sia un principio-cardine della maggioranza degli ordinamenti giuridici a livello Europeo) e per la riforma del premierato.

Un dossier che assomiglia moltissimo a una polpetta avvelenata: toh che caso, ecco che viene sparato da Repubblica in prima pagina proprio pochi giorni dopo il voto contrario di Giorgia Meloni al bis di Ursula von der Leyen alla presidenza proprio della Commissione. Un dossier che la sinistra sta cavalcando con toni incendiari, gridando a inesistenti "rischi democratici", puntando il dito contro Meloni e l'esecutivo. Il tutto, come detto, anche se il dossier appare davvero debole in termini di contenuti. Polpetta avvelenata, appunto.

Per quel che riguarda le forze di maggioranza, ha risposto in modo duro Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia ed ex ministro delle Telecomunicazioni: "Respingiamo al mittente le raccomandazioni che si dice provengano dalla Commissione Ue (quale Commissione? Visto che si deve rinnovare), in materia di informazione all'Italia", premette il forzista. "Siamo la culla della democrazia e del pluralismo. Si preoccupino piuttosto del fatto che in Germania i nazisti hanno preso il 16% dei voti e che in Francia i sostenitori di Hamas pretendono la guida del governo. Questi sono i pericoli per l'Europa. Non altri. Questi sedicenti rappresentanti di una Commissione che non c'è più si trovino qualcosa da fare. Il Commissario, immagino uscente, alla Giustizia che parla di monitoraggi, monitori soprattutto i giganti della rete, che stanno devastando l'economia, l'informazione e non pagano tasse. Uno che fa il Commissario alla Giustizia e non si accorge di questa ingiustizia è bene che allarghi i suoi orizzonti e si occupi di altre materie", conclude Gasparri picchiando durissimo.

Ma da sinistra, dalle forze di opposizione, è un florilegio di dichiarazioni con toni da Savonarola. E come spesso accade in questi contesti, il meglio del peggio arriva da Alleanza Verdi-Sinistra, ossia la premiata ditta espressa dai leader Nicola Fratoianni ed Angelo Bonelli.

Oltre alle sparate proprio di Bonelli e Fratoianni, ecco quanto sostenuto da Peppe De Cristofaro, capogruppo di Avs e presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama: "L’Unione europea bacchetta l’Italia per i rischi alla libertà di stampa e l’indipendenza dei giornalisti. Il report di Bruxelles contiene con le raccomandazioni sullo stato di diritto e sulla libertà di informazione nel nostro Paese e non lascia dubbi: in Italia lo Stato di Diritto con la destra al governo è a rischio", la spara grossissima, 

E ancora: "La destra è allergica alla libertà di stampa, ma soprattutto la vuole piegata agli interessi del governo e non libera. L’Italia con i fratelli e le sorelle alla guida del Paese è più vicina all’Ungheria di Orbán che alla Ue", conclude la sua intemerata De Cristofaro. E, francamente, vien da chiedersi se credono a quel che dicono.

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