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Un Fisco amico per far rinascere l'arte italiana: è la volta buona?
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Questa deve essere la volta buona. Se ne parla da decenni, di quanto l’imposta iva al 22% penalizzi il mercato dell’arte in Italia, davvero un controsenso per un Paese che fa della bellezza e della cultura un valore aggiunto. L’occasione, dunque, è davvero storica. La Comunità Europea offre la possibilità a ciascuno stato di selezionare su quali prodotti abbassare l’Iva a partire dal prossimo 1° gennaio.
A giugno il governo tedesco ha ridotto al 7% dall’originale 19% l’imposta per la vendita di opere d’arte, soddisfatti mercanti, galleristi, collezionisti che sostenevano giustamente di essere penalizzati, e già nel 2023 la Francia aveva inserito tra i provvedimenti l’aliquota ridotta al 5,5%, in vigore proprio dal prossimo anno. Si farà sul serio anche da noi? Sembra di sì, almeno a giudicare dalla proposta di legge dei deputati Alessandro Amorese e Saverio Congedo (Fratelli d’Italia), capigruppo in commissione Finanze e Cultura della Camera. (...)
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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