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Massa, consigliere del Pd aggredisce capogruppo leghista: "Ti spacco i denti"

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Filippo Frugoli, giovane capogruppo della Lega a Massa, è stato aggredito da Stefano Alberti, un consigliere del Partito democratico. "Preso per il collo in Consiglio Comunale", ha scritto in un post pubblicato sui suoi profili social. Le immagini del raptus violento, con tanto di referti medici e verbali del pronto soccorso, sono solo la cima di un iceberg di violenza inaudita. Lunedì 22 luglio, come ricorda il leghista, si stava svolgendo il Consiglio Comunale.

"Dopo aver fatto il mio intervento complimentandomi con l’Amministrazione per il lavoro svolto e per il miglioramento della città", spiega Frugoli il consigliere dem ha risposto con ironia, “facendo una battuta per criticarmi”. Fin qui nulla di strano. Una semplice - seppur accesa - dialettica politica. "Battuta alla quale ho risposto con un altra semplice battuta e ridendo poco dopo", ha ribadito il capogruppo della Lega. Poi il caos: "“Quindi, Alberti ha iniziato a urlarmi frasi minacciose come 'ti spacco i denti', 'vieni fuori', e 'ti aspetto dopo', 'ridi ora che dopo non ridi senza 56 denti'”, commenta Frugoli sul proprio profilo Instagram. 

 

 

Al termine del consiglio, ricostruisce Frugoli, “Alberti mi ha aspettato e mi ha preso per il collo, strattonandomi, prima di venire preso di forza dai suoi colleghi e allontanato nonostante lui provasse a fare resistenza e venire verso di me”. Il capogruppo leghista non ha risposto alla violenza: “Io non ho reagito, mi sono pietrificato e rimasto immobile”. Il risultato, però, è altrettanto grave. “Ora – dice Frugoli – ho un livido sul collo, un po' di dolore e di spavento, ma sarebbe potuta finire in maniera molto peggiore”.

"La violenza rossa", così la definisce lo stesso Frugoli. Un atto increscioso che, a detta del leghista, "non deve mai trovare spazio nel nostro lavoro e nella nostra società, un pessimo esempio anche per tanti giovani e cittadini che seguono il consiglio comunale”.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Filippo Frugoli (@frugolifilippo)

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