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Crosetto e la nomina Nato: "Da Stoltenberg un affronto personale. Conte? Mi disgusta"

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"Un affronto personale". Così Guido Crosetto, intervistato dalla Stampa, definisce la decisione del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di affidare il Fronte Sud alla Spagna. Una scelta, quella caduta sul socialista Javier Colomina, che ha portato il Rappresentante permanente per l'Italia presso la Nato, l'ambasciatore Marco Peronaci, a scrive una lettera formale di proteste contro il numero uno dell'Alleanza. Ma si è mosso anche il ministro della Difesa in persona.

Il Fronte Sud della Nato alla Spagna "lo considero quasi un affronto personale, una profonda delusione", spiega senza mezzi termini Crosetto, che ammette di aver scritto a Stoltenberg "un messaggio durissimo. Mi ha fatto infuriare e ci saranno conseguenze sul piano dei rapporti personali. Il suo è stato il tradimento di un principio: era l'Italia a essersi battuta per introdurre il ruolo di inviato per il Fronte Sud. Stoltenberg non voleva. Ha dovuto metterlo nella risoluzione perché lo voleva l'Italia e così si è vendicato".

L'Italia, sottolinea ancora il ministro Crosetto, non ha un problema con la Nato, "ha un problema con Stoltenberg. È lui l'unico responsabile, forse perché guidato da logiche di appartenenza politica, venendo meno alla prima delle sue responsabilità: essere super partes".

C'è alle porte però un'altra questione, che si intreccia con la prossima Commissione Ue: quella relativa alla difesa militare dell'Europa. Il problema del raggiungimento del 2% di spese militari "è un tema che si lega a doppio filo con la prossima Commissione europea - conferma il ministro -. Dovremo fare una battaglia per scorporare le spese della Difesa dal patto di Stabilità. L'importante in questo momento è partire".

Tutto, ovviamente, sarà però subordinato alle elezioni americane di novembre. Sull'Ucraina "credo che Trump cambierà la linea, cercherà di ottenere la pace riprendendo un dialogo personale con Putin per chiudere in fretta e questo può essere un problema. Sono importanti le regole con cui gli Stati devono confrontarsi: se il diritto internazionale viene messo da parte, prevale il diritto del più forte. Vale per l'Ucraina come per Israele".

"Per Trump - prosegue Crosetto - il raggiungimento del 2% diventerà un criterio con cui giudicherà ogni alleato. Ci dirà 'difendetevi da soli'. E chi giudica sbagliati gli investimenti nella Difesa, vuol dire che pensa che l'Italia non debba difendersi, ma mettersi nelle mani di altri". "I Samp-T sono armi difensive. Mi disgusta vedere politici come Conte sostenere una cosa quando sono al governo e il suo esatto contrario quando sono all'opposizione. Non ho tempo di discutere con gente che si posiziona a seconda dei like che vuole prendere sui social". 

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