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Fratelli d'Italia contro il Pd: "Isolati in Europa? Cosa chiedevano loro a Ursula"

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"Abbiamo votato compattamente contro". Lo afferma Carlo Fidanza, capo-delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, intervistato da Affaritaliani.it. "Leggo sui giornali di oggi - aggiunge - tesi fantasiose. C'è chi dice che avremmo 'isolato l'Italia' e che lo avremmo fatto 'per inseguire Orban' o 'per spianare la strada a Trump'. C'è un tale disprezzo per gli elettori che molti commentatori non accettano nemmeno l'ipotesi che abbiamo votato contro proprio per tenere fede ai nostri principi e al nostro patto con loro".

"Avevamo detto 'mai con la sinistra' anche in Europa, ieri addirittura Von der Leyen ha imbarcato i Verdi e le loro politiche suicide. Non c'era spazio per votarla", puntualizza ancora Fidanza. "La politica ha le sue regole. Ursula aveva bisogno di puntellare la sua maggioranza originaria dai franchi tiratori. Se avesse aperto a destra avrebbe perso i socialisti. Quindi si è buttata a sinistra e ha ottenuto il sì dei Verdi promettendo un inasprimento del Green Deal. Ha una sua logica sul piano numerico, ma per noi era insostenibile politicamente".

Quindi ora l'Italia è davvero isolata? "Ma non scherziamo! Il Pd che racconta questa sciocchezza è lo stesso Pd che ha imposto a Von der Leyen di non fare accordi con noi. Dobbiamo allora dire che sono stati loro a chiedere di isolare l'Italia? Sono argomentazioni risibili: un conto è la dinamica del Parlamento dove si esprimono i gruppi politici, altro è quella del Consiglio dove siede il governo in rappresentanza dell'Italia e dove Giorgia Meloni è sempre stata centralissima e lo è anche dopo essersi sostenuta su Von der Leyen. Altro che isolata!".

Ora si apre la partita del commissario italiano e a sinistra c'è chi parla di un ridimensionamento delle deleghe. "Altra stupidaggine. L'Italia avrà il ruolo che merita, con buona pace dei soliti gufi!".

La "svolta a destra" promessa in campagna elettorale e almeno in parte confermata dagli elettori a giugno alla prova dei fatti non c'è stata, visto che a Bruxelles è stato riconfermato il vecchio assetto. "I numeri non sono bastati ma credo che in questa legislatura ne vedremo comunque delle belle. La cosiddetta maggioranza che ieri ha sostenuto Von der Leyen, allargata ai Verdi, avrà vita molto più breve di quella precedente. Verrà presto rimpiazzata da maggioranze che si creeranno sui singoli provvedimenti e su quelle il Ppe non potrà che guardare ai Conservatori e alle altre destre, se non vorrà tradire gli impegni elettorali".

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