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Ignazio La Russa, la pagella a Fratoianni: "Si è rovinato, voto 8". E manda la sinistra ai matti

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In un Paese come il nostro dove il pallone è sacro, soltanto il calcio può unire il mondo della politica. Sul terreno di gioco, destra e sinistra fanno squadra per un unico obiettivo: segnare un gol agli avversari e aggiudicarsi il match di beneficenza. Durante la partita del cuore, la nazionale della politica ha sfidato la navigatissima selezione dei cantanti.

E il ct Ignazio La Russa, proprio come i suoi idoli interisti Simone Inzaghi e José Mourinho, ha tirato le somme dopo una prestazione di tutto rispetto. "Sono senza voce, come ogni allenatore che si rispetti: ora capisco perché Inzaghi quasi non riesce a parlare dopo le partite dell'Inter", ha spiegato al Corriere. Il presidente del Senato, oltre a orchestrare gli schemi in campo, ha anche assegnato un voto a ogni suo giocatore. E, in questo senso, non sono mancate le sorprese. I portieri - Giancarlo Giorgetti e Angelo Bonelli - "hanno parato poco o niente, nessuno ha salvato un gol". Una sufficienza stentata quindi. Forse un giudizio un po' troppo generoso.

Ma è sulla prestazione dei leader dell'opposizione che La Russa ha stupito tutti. All'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affidato la numero 10, la maglia più prestigioso del mondo del calcio. "Non ha giocato male - ha commentato il presidente del Senato -, mi aspettavo peggio. Sono rimasto sorpreso perché correva, è abituato. Poi l’ho fatto rientrare in campo perché lui è uno che entra quando è il momento opportuno, come ha fatto in politica. Gli do 6,5". Giudizio simile anche per la segretaria del Partito democratico. "Elly Schlein l'ho vista bene: sette - ha continuato La Russa -. Mi ha stupito positivamente perché, al di là del fatto che sia stata l'unica a sbagliare ai rigori, si è mossa bene: ha giocato a un livello superiore rispetto ai colleghi maschili".

 

 

Dalla "discesa in campo" di Silvio Berlusconi, ai recenti spot elettorali di Conte e Morace, la politica e il pallone sono diventati sempre di più un connubio vincente. Matteo Renzi, grande stifoso della Fiorentina, ha giocato da regista. Proprio come è solito fare nei banchi del Parlamento. "Lui cercava di distribuire palloni, un po’ a destra e un po’ a sinistra, come da sua abitudine. Però devo dire che non è andato male - ha sottolineato il presidente del Senato -, un 6 e mezzo, ma non di più". Poi c'è stato anche un infortunio. Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, ha dato tutto per la maglia azzurra. Tanti gol e tanta sostanza. "Gli do un voto altissimo - ha sottolineato La Russa -: otto di riconoscenza, si è immolato per la causa quasi rovinandosi un ginocchio". 

Partita del cuore: il ct Ignazio La Russa legge la formazione della nazionale Politica

 

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