Aeroporto Silvio Berlusconi, Sala scrive alla figlia Marina: "Non si poteva aspettare?"
Dopo l'ufficialità dell'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, l'Italia - esattamente come quando il Cavaliere era ancora tra noi - si è spaccata in due. Da una parte i sostenitori del quattro volte presidente del Consiglio, che non vedono l'ora di atterrare nello scalo che porta il nome del fondatore del bipolarismo italiano. Dall'altra, invece, i soliti comunisti, che tengono acceso lo storico odio per l'ex nemico politico. Il dibattito è ancora apertissimo. Talmente tanto da indurre lo stesso Giuseppe Sala a scrivere a Marina, la figlia di Berlusconi.
"Mi rivolgo alla primogenita di Silvio Berlusconi - scrive Sala sui social -. Cara Marina, la reputo da sempre una persona intelligente e le sue recenti dichiarazioni me ne hanno dato conferma. Lei ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità? Perché dobbiamo tornare così presto a schierarci, viste le modalità con cui questa decisione è stata presa? Davvero lei è felice che questo dibattito si riaccenda subito? Glielo chiedo nel rispetto comunque totale delle sue opinioni".
E ancora: "Anche il più disattento cittadino capirebbe che l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi è un atto puramente politico", premette il sindaco, che replica al vicepremier Matteo Salvini: "non voglio che gli insulti che mi arrivano tramite i social, le provocazioni del vice presidente del Consiglio (“pensi a tagliare l’erba a Milano invece che a Berlusconi”) o le affermazioni gratuite dello stesso presidente di Enac (che mi dà pubblicamente dell’ipocrita) abbiano la meglio sulla mia volontà". "Continuerò a sollevare la questione, educatamente e senza mancare di rispetto a nessuno - aggiunge il sindaco -. È mio dovere farlo. Come è certamente mio dovere occuparmi di tutte le altre cose che riguardano Milano".