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Aeroporto Berlusconi, lo sfregio di Beppe Sala: "I tempi barbari in cui stiamo vivendo"

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"Se questi sono i tempi barbari che stiamo vivendo, ce ne facciamo una ragione, ma non posso essere di certo felice": il sindaco di Milano Beppe Sala torna all'attacco sull'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa all'ex premier Silvio Berlusconi, scomparso l'anno scorso. "Questo - ha continuato il primo cittadino - a prescindere dall'idea e dal nome, è pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un presidente di Enac. Io non riesco a comprendere come la politica sia correa di un modo di fare del genere". 

Nelle scorse ore, il sindaco già si era lamentato di questa decisione: "In Italia non esistono più due cose: un minimo di rispetto del garbo istituzionale e l’indipendenza degli enti pubblici". Sala, in particolare, ha criticato duramente il fatto che la procedura sia stata messa in campo "senza assolutamente sentire Sea", la società partecipata del Comune che gestisce gli aeroporti cittadini. 

Infine, il primo cittadino ha di nuovo puntato il dito contro il governo, accusandolo di non prestare l'attenzione necessaria a Milano: "Quando ascolto i miei amici sindaci, sento che il governo ha sempre una presenza molto limitata", ha detto a margine dell'inaugurazione dei PizzAutoBus a Milano, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se si sente isolato e abbandonato dal governo. "Certamente rispetto a Milano non c'è attenzione e sono veramente stufo, stufo marcio di continuare a dirlo e me ne faccio una ragione - ha proseguito Sala -. Questa città ha la sua forza e certamente sopravviverà a tutti. Andremo avanti".

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