Ilaria Salis, la denuncia di Magoni: "Da quando l'ho evitata mi arrivano minacce e insulti"
"Insulti e minacce, anche alla mia famiglia". Lara Magoni, campionessa olimpica di slalom nel 1984, è europarlamentare di Fratelli d’Italia, ha confessato al Giornale di aver subito delle aggressioni verbali dopo aver confessato di non aver mai rivolto la parola a Ilaria Salis a Bruxelles. Parlando dell’incontro con l'eurodeputata di Avs e delle minacce ricevute, Magoni ha dichiarato: “Non mi ha nemmeno guardato in faccia e a fatica mi ha stretto la mano. Appena l’ho raccontato - ha continuato - si sono scatenate le minacce. Io tollero tutto, ma non accetto le offese ai miei genitori. Sono convinta che queste persone certe cose non te le ripeterebbero in faccia. Nello sport chi è dopato viene escluso. In politica viene premiato chi non rispetta le regole, come ha fatto Salis nella sua vita. Quando ho visto i voti che ha preso, sono rimasta senza parole. Il messaggio diseducativo che passa - ha poi aggiunto - è che la gente vuole vivere senza rispettare le regole”.
Laura Magoni ha poi parlato del suo impegno in Europa, ribadendo anche quale sarà il suo focus principale. “Voglio avere una visione su tutti i macro-temi europei, a partire dal contrasto delle follie green. Credo, però, - ha spiegato - che ci sia un grande spazio da riempire sullo sport, sui giovani, sui grandi eventi, sull’Erasmus e sull’intelligenza artificiale: tutti argomenti dove ho maturato molta competenza in questi anni”.
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Tra due anni, in Lombardia e in Veneto, ci saranno le Olimpiadi invernali. E Magoni, da ex campionessa, è fiduciosa sulla buona gestione da parte del nostro Paese. "Ce la faremo e saranno un successo. Noi italiani ci riduciamo sempre all’ultimo, ma alla fine riusciamo a chiudere la partita. Poi la grande differenza la faranno i risultati. Se l’Italia conquisterà tante medaglie, anche le piccole defezioni sulle opere verranno cancellate. Ma - ha poi concluso - posso garantire che tutte le infrastrutture necessarie ai Giochi saranno realizzate”.