Giorgia Meloni picchia duro: "Ilaria Salis vergognosa, sinistra scandalosa. E a questa Ue non mi piego"
Una Giorgia Meloni determinatissima, quella che si presenta a Dritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio che chiude la stagione con la puntata di oggi, giovedì 4 luglio. Il premier parla a tutto campo. Si parte dalle recenti parole di Sergio Mattarella, usate come una clave dalla sinistra proprio contro il governo. "Condivido il discorso di Mattarella, che era sulla democrazia. Un discorso molto alto e lo condivido perché è vero che nelle democrazie non esiste un assolutismo nei poteri e neanche nella maggioranza", premette Meloni. "Per questo ci sono pesi e contrappesi ma ricordo a chi a sinistra esulta come allo stadio, strumentalizzando, che se non esiste l'assolutismo della maggioranza figuratevi se può esistere quello della minoranza, come abbiamo visto purtroppo visto quando al governo c'era la sinistra che perdeva la elezioni e chi andava al governo senza essere eletto ti diceva se potevi o no uscire di casa", picchia durissimo la leader di FdI.
"Quello - riprende e ribadisce- è assolutismo dei poteri ed è il problema che la sinistra ha con questa riforma che non modifica i poteri del Presidente della Repubblica ma quello dei cittadini, che possono scegliere il presidente del Consiglio, che invece di essere deciso dai partiti nel Palazzo è scelto dai cittadini. L'unico potere che si rafforza, e questo spaventa la sinistra. Quindi il loro problema - prosegue - non è l'uomo solo al comando ma il rischio di non avere più un sistema in cui c'è solo il Pd al comando. Ma credo che sia un problema della sinistra, non degli italiani", sottolinea.
Si passa poi al capitolo Ue, ai giochi di palazzo, ai "caminetti" per dirla con una parola usata recentemente proprio da Meloni. E anche in questo caso il premier non si risparmia. "Non sono d'accordo né sul metodo né sul merito, ed è la ragione per la quale, l'ho detto, non ho votato l'accordo che alcuni hanno ritenuto di fare sulle massime cariche europee", ribadisce Meloni. In Italia, ha aggiunto, "qualcuno diceva che bisognava adeguarsi perché poi si va a trattare e si cerca di portare a casa un risultato migliore. Io rifiuto questo racconto, rifiuto l'idea che quello che spetta all'Italia venga riconosciuto solo se il governo si adegua. Se esiste ancora un'Unione Europea, all'Italia va riconosciuto quello che le va riconosciuto", ha tuonato Meloni.
E ancora, su Bruxelles e le sue dinamiche. "Ci sono delle debolezze che si sommano. E c'è una tendenza del sistema a conservarsi come accade qui in Italia e anche in Europa. Quindi si sta cercando di nascondere la polvere sotto al tappeto pensando che si possa fare finta di niente e che si possa non tener conto delle indicazioni che arrivano dai cittadini, che si possa continuare con le politiche che abbiamo visto finora, nonostante i cittadini abbiano chiesto un significativo cambio di passo, abbiano chiesto un'Europa molto più pragmatica e molto meno ideologica", picchia durissimo.
Infine, il premier dice la sua anche su Ilaria Salis, l'europarlamentare eletta tra le fila di Avs e che nei giorni dell'inizio del suo mandato, costretta dalle rivelazioni di Libero, ha parlato delle occupazioni abusive di cui si è resa protagonista, rivendicandole con orgoglio. "Considero vergognoso che chi viene pagato dagli italiani per scrivere le leggi faccia apologia della violazione delle leggi, considero vergognoso che dei privilegiati occupino abusivamente delle case destinate alla povera gente, considero vergognoso che in uno stato di diritto si faccia anche qui apologia dell'esproprio proletario in una nazione nella quale la proprietà privata è sacra e inviolabile", afferma Meloni, stroncando in modo nettissimo Ilaria Salis.
"Considero scandaloso il silenzio della sinistra su queste prese di posizione - riprende il premier -, particolarmente del Pd e del Movimento 5 Stelle. Dopodiché per segnalare una differenza io posso dirle quello che abbiamo fatto noi: è inserire in uno dei nostri disegni di legge in materia di sicurezza, una norma che introduce un nuovo delitto che è per l'appunto occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, con pena detentiva prevista da due a sette anni di carcere e, per facilitare la soluzione di questo problema che purtroppo riguarda migliaia di casi in Italia, prevediamo anche due novità", conclude Giorgia Meloni.