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Ilaria Salis "paghi fino all'ultimo centesimo". La Lega all'assalto: "La denunciamo"

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"Lunedì i giovani della Lega depositeranno in tutti i Comuni una mozione per chiedere ai sindaci di prendere una posizione sulle occupazioni abusive. Cosa diranno i sindaci Pd? Seguiranno la linea del loro alleato Fratoianni?". Così il deputato Luca Toccalini, coordinatore federale Lega giovani, lancia quella che diventerà una delle prossime battaglie del partito di Matteo Salvini. E nel mirino, inevitabilmente, c'è Ilaria Salis, la neo-eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra che ha un debito di 90mila euro con Aler per l'occazione di una casa popolare in via Borsi, a Milano.

Proprio come Fratelli d'Italia venerdì, anche la Lega ha organizzato oggi a Milano una manifestazione, proprio davanti al l’appartamento occupato in passato dall’attivista antagonista e antifascista. "Occupare è illegale, non un diritto. Vigileremo affinché rientri nelle casse dell’Aler fino all’ultimo centesimo dei 90mila euro sottratti", sottolinea sempre Toccalini.  

In strada spiccano cartelli con la foto del premier ungherese Viktor Orban con sotto la scritta "Ti aspetta" e finti biglietti aerei Milano Budapest con la foto della Salis. In via Pavia, zona Navigli, al presidio sono intervenuti anche il consigliere comunale Alessandro Verri e la europarlamentare Isabella Tovaglieri. 

"Salis - ha detto Verri - occupa a danno di tutti i milanesi e i fragili e viene pure eletta... è impossibile essere rappresentati da chi delinque e da chi per 16 anni ha occupato abusivamente un immobile. Vogliamo denunciare Salis e chiedere i danni che ha procurato a questa città. Chi occupa è un delinquente e questo deve essere denunciato". Il messaggio che passa in queste settimane - ha rilevato Toccalini - è devastante ed è che sia normale occupare abusivamente appartamenti. Mi fa capire che la sinistra premia ed elogia l'illegalità e non lo fa solo un'indagata che ora siede sui banchi del Parlamento europeo grazie all'immunità che le ha concesso, per ora, di sfuggire a un processo in Ungheria, ma il concetto è ribadito da Nicola Fratoianni che, da quanto leggo sui giornali in queste ore, avrebbe un debito da 76mila euro circa per una sede di partito dell'allora SeL, di cui era coordinatore nazionale, per pagamenti non fatti. evidentemente c'è recidività".

"Per noi - ha concluso - la legalità viene prima di tutto: un appartamento si affitta o si fa mutuo o si va in graduatoria e si aspetta il proprio turno, non accettiamo che Salis e i suoi amici tolgano questo diritto. Non molliamo finché l'ultimo centesimo non rientrerà in Aler". Secondo la Tovaglieri "la comunicazione di Salis è contraddittoria, dice di combattere il sistema, ma si serve del sistema per sfuggire a un giusto processo per cui deve essere giudicata. Lei parla di uguaglianza e di diritti quando ha eluso il processo sfruttando l'immunità: Salis ha un Pedigree di 29 denunce e a Budapest se ne andava in giro col manganello. Non possiamo accettare questo messaggio lanciato ai giovani che chi trasgredisce viene premiato e chi rispetta regole è il fesso di turno. Salis si faccia il processo come tutti se è innocente siamo felici per lei ma rispetti le regole".

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