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Autonomia differenziata, Mattarella firma la riforma: "Nessuna manifesta incostituzionalità"

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Dopo giornate di discussioni nelle sedi istituzionali e negli studi televisivi, è finalmente arrivato il verdetto. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge sull'autonomia differenziata: "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione". Non vi erano motivi per non farlo, fanno notare dal Colle, dato che non è stata ravvisata alcuna manifesta incostituzionalità. Era stata approvata una settimana fa, il 19 giugno, dal Parlamento.

Il ddl Calderoli aveva suscitato forti critiche da parte delle opposizioni, al contrario della Lega che ha festeggiato uno dei suoi storici traguardi. Si tratta di una delle tre grandi riforme del governo Meloni, insieme a quella della Giustizia (auspicata da Forza Italia) e a quella del Premierato, voluta da Fratelli d'Italia e battezzata dalla stessa premier come la "madre di tutte le riforme".

 

 

In giornata era arrivato il commento del segretario della Lega Matteo Salvini. "Penso che l'autonomia sia una grande opportunità per quelli che osano e guardano al futuro", ha detto il vicepremier. "Quando osi, quando il punto di caduta è mirare verso l'alto e non guardare al basso, ti tiri dietro tutto il vagone", ha continuato il ministro, segnalando che l'opportunità sarà "non tanto per la Lombardia motore d'Europa, che sicuramente già dal mese prossimo potrà venire a contrattare col governo nove delle 23 competenze che la Costituzione ti mette a disposizione", ma per tutte le regioni, compresa la Calabria il cui governatore, "di colore affine, che però ha espresso più di una perplessità".

 

 

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