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Giorgia Meloni, "alzatevi pure voi": la frase "rubata" durante l'applauso a Satnam Singh

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"Vorrei condividere una riflessione su un episodio di cronaca che mi ha lasciato esterrefatta": Giorgia Meloni lo ha detto in aula alla Camera, durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 27 e 28 giugno. Il riferimento è al caso di Satnam Singh, il bracciante di 31 anni lasciato morire davanti casa sua dopo un grave incidente mentre lavorava nei campi in provincia di Latina. "Parlo dell'orribile e disumana morte di Satnam Singh", è andata avanti la premier, mentre l'aula applaudiva.

A un certo punto, rivolgendosi ai suoi colleghi di governo, la Meloni ha chiesto loro di alzarsi: "Ragà, arzateve pure voi". L'applauso, quindi, è andato avanti per qualche altro secondo. Poi la premier ha proseguito: "Una morte orribile e disumana per il modo atroce in cui si è verificata, ma ancora di più per l'atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro. Dobbiamo dircelo: questa è l'Italia peggiore, che lucra sulla disperazione". E ancora: "La vergogna del caporalato è lungi dall'essere sconfitta ma non intendiamo smettere di combatterla". Già durante il Consiglio dei ministri di qualche giorno fa, comunque, la presidente del Consiglio aveva condannato duramente l'episodio: "Sono atti disumani che non appartengono al popolo italiano, e mi auguro che questa barbarie venga duramente punita”. 

 

 

 

 

Nel corso del suo intervento, la Meloni ha fatto riferimento anche al tema dell'immigrazione, a proposito del quale ha detto: "Di gestire gli ingressi legali se ne devono occupare le istituzioni e non gli scafisti. Riteniamo che la criminalità organizzata si sia infiltrata nella gestione dei permessi di soggiorno. Non consentiremo alle mafie di gestire gli ingressi in Italia come temo facciano da diverso tempo e mi stupisce che nessuno prima se ne fosse accorto".

 

 

 

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