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Giorgia Meloni sfida la Ue, guerra al "gigante burocratico". E su Satnam: "Una morte disumana"

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"Tutti hanno concordato su un punto, l'Europa deve intraprendere una direzione diversa": Giorgia Meloni lo ha detto nelle comunicazioni alla Camera in vista del consiglio Ue del 27 e 28 giugno. Nel suo discorso non sono mancate stoccate all'Unione: "Si è trasformata in una sorta di gigante burocratico" impregnato di "scelte ideologiche" che hanno determinato "la distanza che oggi esiste fra cittadini e istituzioni comunitarie". E ancora: "La percezione è quella di un'Unione troppo invasiva negli aspetti che riguardano la vita quotidiana. Rimane invece più debole nella sua capacità di incidere sugli scenari globali, con il risultato di rendersi sempre più vulnerabile agli shock esterni". Di qui la proposta: "L'Europa non deve disturbare chi vuole fare e deve disboscare la selva burocratica e amministrativa" con cui le imprese hanno a che fare. Per questo - ha proseguito la presidente del Consiglio - "il prossimo presidente della Commissione Ue dovrebbe immaginare una delega specifica alla sburocratizzazione". 

Spazio, poi, al tema dell'immigrazione. "Non consentiremo alle mafie di gestire gli ingressi in Europa come temo facciano da diverso tempo - ha dichiarato la premier in aula -. E mi stupisce che per largo tempo nessuno se ne sia accorto". A suo avviso i "memorandum con l'Egitto e la Tunisia" vanno replicati e vanno rimosse "le cause che spingono una persona" a lasciare la sua terra, serve dar corpo al "diritto a non dover migrare". La Meloni ha fatto riferimento anche al caso di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni morto dopo essersi tranciato un braccio mentre lavorava nei campi e dopo essere stato lasciato, agonizzante, davanti casa sua. Su questo, la premier ha parlato di "morte orribile e disumana", "questa è l'Italia peggiore", sottolineando lo "schifoso atteggiamento del datore di lavoro". 

Infine, l'appello sulle politiche green: Bisogna "rimettere mano alle norme più ideologiche del green deal e assicurando neutralità tecnologica: vogliamo difendere la natura con l'uomo dentro, spesso in questi anni si è fatto il contrario, sfruttando tutte le tecnologie disponibili". Poi ha sottolineato che è intenzione del governo puntare a rimettere mano anche alla "direttiva sulle case green".

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