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Ilaria Salis, l'affondo di Matteo Salvini: "Povera stella... ma non vi vergognate a sinistra?"

 Ilaria Salis

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Dopo la scioccante rivendicazione di militanza al movimento per la "liberazione" della casa (in sostanza dopo aver rivendicato bontà e legittimità delle occupazioni), Ilaria Salis è sempre più nel mirino. La neo eurodeputata eletta tra le fila di Alleanza Verdi e Sinistra, invece di fare un passo indietro, ha scelto infatti di andare avanti per la propria strada. E lo ha fatto, ancora una volta, con un post su Instagram. "Vivere in una casa occupata non è una svolta, non è qualcosa da 'furbetti'. È logorante - ha spiegato la Salis - Ti fa vivere quotidianamente nella paura che ti vengano a svegliare e ti buttino fuori di casa, o di ritrovare tutte le tue cose sul marciapiede al ritorno dal lavoro, sempre che le ritrovi. Occupare - ha aggiunto - vuol dire entrare in una casa abbandonata, murata, coi sanitari rotti e i buchi nelle pareti, lasciata al degrado anziché essere assegnata".

Questa nuova uscita della Salis, come detto, ha suscitato reazioni e polemiche. Tra chi apre il fuoco anche il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, che ha commentato le parole dell'ex insegnante in modo aspro. "Occupare case è 'logorante'... Poverina! Ma non si vergognano a sinistra?". Così in un post su X il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, che in una card definisce "occupatrice seriale" la neo europarlamentare di Avs, di cui riporta questa frase: "Vivere in una casa occupata non è da furbetti, è logorante". "Povera stella", è la chiosa del vicepremier.

 

 

Poco prima, anche il presidente di Italia Viva Matteo Renzi aveva stigmatizzato la presa di posizione di Ilaria Salis e quella dell'arco parlamentare progressista: "Per me è inaccettabile. La sinistra - o forse più correttamente possiamo dire, questa sinistra - ha un gigantesco problema con la parola legalità e anche con il concetto di proprietà. Peraltro, posizioni come quelle della Salis non soltanto sono ingiuste, ma costituiscono un regalo alla Meloni e alla sua coalizione", concludeva l'ex premier.

 

 

 

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