Urbino, il vocale dell'esponente Avs: "Mandami una foto del tuo voto, sennò...". Minacce al leghista?
Italia chiamata ai ballottaggi delle amministrative, al voto oggi, domenica 23 giugno, e domani. Alle urne 105 comuni, tra i quali Urbino. E proprio nel comune marchigiano si registra un episodio torbido, un caso su cui sta montando un'aspra polemica.
Infatti un esponente di Alleanza Verdi-Sinistra, il partito guidato da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, avrebbe inviato una serie di messaggi vocali dal tono intimidatorio ad un candidato della Lega che sostiene Maurizio Gambini, sindaco uscente di centrodestra. Nei vocali, gli avrebbe intimato di cambiare schieramento e di votare per il candidato di sinistra, magari facendo anche una foto alla scheda elettorale.
"Ti posso ancora aiutare. Mandami una fotografia del tuo voto e ti libererò, sennò fai la fine di tutti gli altri, mi dispiace per te", recita l'audio inviato da Gianluca Carrabs, già assessore regionale delle Marche. La vicenda è stata denunciata alle autorità nella giornata di venerdì, a ridosso del silenzio elettorale. "Questi sono comportamenti che non appartengono al nostro territorio, contro cui dobbiamo reagire fermamente", tuona Antonio Baldelli, deputato di FdI.
Durissima la replica del sindaco uscente e ricandidato, Gambini: "Non si può nascondere la preoccupazione per ciò che sta accadendo in città. Il fatto, denunciato all'Autorità Giudiziaria, fa riferimento ad un presunto tentativo di broglio contenuto in un messaggio vocale inviato da un candidato del centrosinistra ad un rappresentante della coalizione opposta". E ancora, pur premettendo che il profilo giudiziario del messaggio sia da valutare, Gambini sottolinea la "valenza politica molto importante. È inaccettabile che in città ci sia chi cerchi di condizionare la volontà popolare con comportamenti come questo. La nostra solidarietà va a chi ha dovuto subire tutto ciò, che contrasta con la democraticità delle elezioni", conclude il sindaco uscente.
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Poi la replica di Carrabs, il quale in un post su Facebook parla di "un cucito di miei messaggi vocali scambiati con una persona che ritenevo amica", insomma insiste sui toni scherzosi e sulle "risate tagliate ad arte". Carrabs ha replicato con una denuncia per diffamazione e sostiene di avere quattro testimoni. "Dovranno assumersi, invece, le responsabilità penali tutti coloro che hanno fatto circolare e hanno cucito delle mie conversazioni personali. Ci sono anche dei messaggi di testo che alludono a reati molto gravi associati alle mie parole. Sono falsi e fuorvianti", conclude l'esponente di AvS.
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