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Carlo Calenda resterà da solo, tam-tam e conferme: chi lo scarica e fugge da Azione

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Da giorni si vocifera di possibili fughe da Azione dopo il pessimo risultato ottenuto alle elezioni europee, solo il 3,3 per cento. A essere insofferenti, nel partito di Carlo Calenda, sono soprattutto gli ex forzisti che sarebbero tentati di tornare tra gli azzurri.

Secondo quanto riporta in un retroscena Il Fatto quotidiano, Calenda qualche giorno fa avrebbe riunito i vertici di Azione ai quali avrebbe comunicato l'intenzione di tornare nel centrosinistra, visti i numeri deludenti. "Con queste percentuali da soli non andiamo da nessuna parte, siamo completamente tagliati fuori, mentre all’interno di una coalizione potremmo contare anche parecchio", si sarebbe sfogato il leader. "E quella coalizione non può essere sicuramente il centrodestra…".

 

 

Parole che non sono state affatto gradite dagli ex azzurri i quali non hanno certo lasciato Forza Italia per finire nel nebuloso campo largo. Ma Calenda è stato tranchant: "Se non vi sta bene, quella è la porta…", avrebbe detto.

Ma attenzione, perché su 16 parlamentari di Azione, cinque, quasi un terzo sono proprio ex forzisti: Mara CarfagnaEnrico Costa e Daniela Ruffino alla Camera e Giusy Versace e Mariastella Gelmini al Senato. "A luglio faremo un’assemblea per analizzare il risultato elettorale. Per me l’unica strada è tentare la ricostruzione del centro. Se invece qualcuno vuol fare la gamba di centro del campo largo, ce lo deve dire apertamente", tuona Enrico Costa. Il quale sarebbe molto contrariato anche dalla decisione di non appoggiare in Piemonte il riconfermato governatore forzista Alberto Cirio, saltato proprio per il veto di Calenda. Sarà lui il primo a lasciare?

 

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