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Dario Franceschini a bordo del treno bloccato. "È stata brutta, faceva caldo e mancava il respiro"

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"È stata davvero brutta. C’erano bambini, anziani, donne incinte. Qualcuno è svenuto". Dario Franceschini, parlamentare Pd, era oggi tra i passeggeri del treno Roma-Venezia rimasto fermo oltre due ore in mezzo alla campagna.

L'ex ministro della Cultura doveva partecipare a una iniziativa politica "ma alla fine era troppo tardi ormai e ho dovuto rinunciare".

 

 

Dario Franceschini racconta alla agenzia Adnkronos la sua disavventura con un caldo atroce, peraltro: "Il treno si è fermato prima a Settebagni, poi è ripartito è poco dopo in mezzo alla campagna si è fermato definitivamente per un guasto. All’inizio è stato terrificante perché le porte erano bloccate, era caldissimo e davvero mancava il respiro. Poi hanno aperto le porte ma per questioni di sicurezza non si poteva scendere e tutti si sono accalcati vicino alle porte per prendere un filo d’aria. C’era chi si stava sentendo male".

 

 

Poi finalmente dopo più di due ore i passeggeri sono stati fatti salire su un altro treno "che ci ha riportati a Roma. Per me ormai troppo tardi per arrivare al mio impegno e sono rimasto qui a Roma. Non accuso nessuno ma spero che certi fatti possano contribuire a migliorare gli interventi quando ci sono emergenze del genere".

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