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Michele Emiliano la spara contro il governo: "La via maestra è la rivolta di tutti gli italiani"
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Michele Emiliano, presidente della Puglia, in collegamento con la trasmissione Tagadà, su La7, nella puntata del 21 giugno, attacca sull'autonomia differenziata: "I ricorsi alla Consulta sono sempre possibili e tecnicamente complessi", premette il governatore dem.
"Il punto chiave è che la riforma è stata inserita in maniera dolosa dal ministro Calderoli all’interno della Legge di Bilancio", spiega Emiliano. "L’idea è quella di bloccare l’eventuale referendum in Corte Costituzionale".
"È vietato infatti il referendum abrogativo delle norme fiscali", sottolinea il presidente della Puglia. "Altrettanto complesso è il ricorso diretto delle Regioni. Le Regioni infatti possono ricorre direttamente alla Corte Costituzionale nel caso siano lese le proprie prerogative e anche questo non è semplicissimo".
Insomma, conclude Michele Emiliano, c'è solo una soluzione per fermare l'autonomia differenziata. E non è molto civile. "La via maestra è quella politica, quella di una rivolta di tutti gli italiani, di tutti i patrioti che si rendono conto che il governo è stato trascinato contro la sua stessa natura, Fratelli d'Italia è un partito accentratore, è stato snaturato".
Qui l'intervento del governatore Michele Emiliano a Tagadà
In una intervista a La Repubblica Emiliano aveva sottolineato che "questa legge pone le basi per la sistematica violazione del principio di uguaglianza tra enti e tra cittadini. Queste violazioni costituzionali impatteranno sulle aree più depresse del nostro Paese". Secondo il presidente della Regione Puglia la riforma dell’autonomia differenziata "mina il principio di unità e indivisibilità della Repubblica, sancito dall’articolo 5 della Costituzione e trasforma radicalmente la forma di Stato in un modello competitivo e conflittuale, in cui ogni sorta di dumping diventerà regola".
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