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Fratoianni impazzito per l'Autonomia: "Indecente, colpo durissimo, schifezza"

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Dopo il botto registrato da Alleanza Verdi e Sinistra alle ultime elezioni europee, Nicola Fratoianni si pone sempre più al centro dell'attenzione mediatica. Il deputato comunista, incalzato dai cronisti appostati fuori dal Parlamento, è intervenuto su una delle questioni più discusse in questi ultimi giorni: la riforma dell'autonomia differenziata. E non ha risparmiato critiche contro il governo guidato da Giorgia Meloni. "Con l’approvazione a Montecitorio dello Spacca-Italia si è compiuto uno scambio indecente sulla pelle del Paese, un colpo pesantissimo al Mezzogiorno e alle sue popolazioni - ha spiegato Fratoianni - Aumenteranno le diseguaglianze - prosegue l’esponente rossoverde - si impoverirà in modo clamoroso la qualità della democrazia italiana. Ora - ha poi aggiunto - dovranno essere i cittadini e le cittadine del nostro Paese a non permettere questa vera e propria secessione dei ricchi. Lavoreremo per un referendum che abroghi questa schifezza". Insomma, parole che confermano in tutto e per tutto il titolo di prima pagina di Libero di oggi: "È arrivata l'autonomia, è impazzita la sinistra". 

Il segretario di Sinistra italiana si è poi scagliato nuovamente contro l'esecutivo. Questa volta al centro della polemica c'è Casapound. Alcuni militanti del movimento politico di estrema destra hanno infatti aggredito alcuni studenti a Roma. E Fratoianni ha subito colto la palla al balzo chiedendo al presidente del Consiglio di sciogliere immediatamente l'organizzazione di ispirazione fascista. "Il governo Meloni invece di giustificare le urla ‘Duce, Duce’ e i SiegHeil dei giovani di Fdi come emerge dall’inchiesta di Fanpage, pensi piuttosto a sciogliere le organizzazioni neofasciste nel nostro Paese, che continuano indisturbati i loro pestaggi per le strade del nostro Paese", ha scritto in un tweet su X.

 

 

Ma il segretario di Sinistra italiana sembra avere la memoria corta. Fratoianni infatti si dimentica che il Partito Democratico è stato al governo per quasi un decennio. E, nel corso di tutta la sua gestione, non ha mai pensato di sciogliere "organizzazioni neofasiste" come Casapound. Due pesi e due misure, come sempre.

 

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