Schlein a piazza Santi Apostoli: "Meloni, cosa aspetti a cacciarli?"
"Cosa aspetta Meloni a cacciarli dal suo partito?". Dalla protesta contro premierato e autonomia differenziata al pericolo fascismo, quando ci sono di mezzo Pd e Movimento 5 Stelle, il passo è sempre brevissimo. E così da piazza Santi Apostoli a Roma, teatro della manifestazione unitaria (ma senza Italia Viva e Azione) delle opposizioni contro le riforme del governo, si leva il grido della segretaria dem Elly Schlein, che invita, per così dire, la premier a prendere provvedimenti durissimi contro i giovani di Fratelli d'Italia dopo la video-inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale.
L'onda nera, anche dopo le elezioni europee che hanno vinto la destra stravincere in tutto il continente, è forse il collante più forte per Pd, 5 Stelle, Avs, +Europa, Cgil, Anpi e compagnia. "Mi appello a tutte le forze di opposizione: basta divisioni", sono le parole della Schlein alla manifestazione "A difesa della Costituzione e dell'unità nazionale". "Teniamoci strette le nostre differenze che sono preziose", ma "facciamoci trovare pronti, uniti e compatti".
"Siamo qui insieme perché non permetteremo a questa destra di sconvolgere la Costituzione a colpi di maggioranza", prosegue la segretaria. ."Non accettiamo l'idea che ci siano cittadini di serie A e di serie B a seconda della regione in cui nascono". Quindi scandisce le parole "eguaglianza, solidarietà, diritti per tutte e tutti". "L'autonomia differenziata limita i diritti fondamentali delle persone". "Siamo qui per dire no a un sistema com'è quello premierato pericoloso che scardina i principi della Costituzione", prosegue, "E siamo qui perché siamo tutte e tutti antifascisti. E per fermare il cinico baratto tra premierato e autonomia".
"La riforma dell'autonomia differenziata è una stupidaggine - chiosa Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro e della Giustizia del Pd -. Negli anni '90 quando si rifletteva di federalismo, giusta o sbagliata che fosse, se ne parlava in tutto il mondo. Ora ci sarà una ragione se in tutto il mondo non c'è una sola esperienza di decentramento e la ragione è molto semplice: con il rischio di una guerra, con la permanenza di choc economici e industriali, come quelli vissuti dopo la pandemia, la gestione di questi eventi non può avvenire con stati che si spezzettano. Questo è evidente agli occhi di tutti". "Credo che l'autonomia differenziata sia una manifestazione di egoismo anacronistico ma non credo che sia una ipotesi autoritaria. Mentre invece trovo che il premierato - aggiunge l'esponente dem - sia ancora una volta un riflesso condizionato autoritario che si accompagna con forme di recrudescenza di antiche obbedienze, che sono la spia del fatto che in verità Fratelli d'Italia non ha mai risolto il problema dei rapporti con la storia italiana e con la propria storia". E alla fine, come volevasi dimostrare, si torna sempre lì.
a