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Rissa alla Camera, piovono le denunce del grillino Donno: non solo Iezzi e Mollicone

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Il deputato M5S Leonardo Donno ha depositato ai carabinieri una denuncia-querela in relazione alla maxi-rissa avvenuta la scorsa settimana alla Camera. Nell’atto il parlamentare indica i deputati Igor Iezzi e Stefano Candiani della Lega e Federico Mollicone, Enzo Amich e Gerolamo Cangiano di Fratelli d’Italia. In merito all’aggressione subita nell’esposto, ora all’attenzione dei carabinieri di piazza Venezia, si ipotizzano i reati di lesioni e tentate lesioni.

Durante la discussione in aula sull'autonomia differenziata, lo scorso 12 giugno, Donno si avvicinò al ministro Calderoli per consegnargli il Tricolore. In pochi seconi i compagni di partito hanno cercato di proteggere il ministro e a quel punto è scattata la rissa.

 

 

Leonardo Donno è finito a terra ed è stato accerchiato da altri parlamentare. "Non passerete, vergogna", ha detto Giuseppe Conte, mentre Alessandra Maiorino ha parlato di "violenza squadrista".

Passato il peggio Donno ha spiegato di stare bene dopo un elettrocardiogramma: "Ho preso un pugno che mi ha sfiorato la faccia dal deputato Iezzi, altri ci hanno provato come Mollicone, Candiani. Poi sono arrivati tanti altri, i commessi... io sono crollato, sentivo male al petto e facevo fatica a respirare". Il leghista Iezzi ha smentito: "Ho provato a dare cazzotti, ma non l'ho colpito. Donno ha tentato di aggredire Calderoli e ho reagito. Io mi allontano e lui dopo cade come una pera. Andrebbe condannata la sua sceneggiata".  

 

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